SOLARI (POLO 3.0): ‘FABRIANO NON PUÒ PERDERE L’OPPORTUNITÀ DELL’ART-BONUS’

Sono ormai centinaia i Comuni italiani che hanno presentato la lista con i relativi preventivi di spesa di monumenti o opere d’arte da restaurare o di istituzioni culturali pubbliche da sostenere (musei, teatri, biblioteche, accademie), chiedendo ai loro cittadini e alle imprese di donare una somma per raggiungere quegli obiettivi. Questi donatori, in cambio, avranno riconosciuto dallo Stato un credito d’imposta pari al 65% per le donazioni fatte nel 2015 e del 50% per le donazioni che verrano effettuate nel 2016, come previsto dal Decreto Legge del maggio 2014 noto con il nome di ”Art-Bonus”.  “A distanza di oltre un anno dalla pubblicazione della legge, il Comune non ha sensibilizzato la società civile fabrianese a donare somme ottenendo il beneficio di “Art-Bonus”. Per questo ho ritenuto doveroso  presentare una mozione per impegnare la Giunta a individuare, quanto prima, un elenco di interventi prioritari da finanziarie con questo strumento”, sottolinea Sergio Solari, consigliere comunale del Polo 3.0. “L’Art-Bonus è un’occasione che il Comune non può perdere perché, coinvolgendo i cittadini nella maniera adeguata, si potrebbero fare interventi di restauro urgenti e a Fabriano le opere d’arte in degrado non mancano di certo: penso, ad esempio, alla bella fontana di Piazza Garibaldi o all’Oratorio dei Beati Becchetti. Chiedere ai cittadini e alle imprese di impegnarsi per restituire valore al patrimonio culturale di Fabriano rafforza il senso stesso di appartenenza alla nostra Comunità – continua Solari – e, per questo, la Giunta deve compilare quanto prima una lista di obiettivi urgenti da raggiungere, avviando una rapida consultazione online aperta a tutta la società civile. Quando l’elenco degli interventi sarà pronto, il Comune dovrà lanciare immediatamente una campagna di promozione che coinvolga tutta la città, concordando con l’ordine dei Commercialisti (come ha fatto il Comune di Jesi), azioni di informazione e sensibilizzazione”. 
Ma come funziona nello specifico questo “Art-Bonus”? “Il credito d’imposta sarà riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile, mentre ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Il credito d’imposta sarà poi ripartito in tre quote annuali di pari importo. Un esempio concreto? Un cittadino che guadagna 40.000 euro annui potrà detrarre fino a 6.000 euro (il 15% del reddito) ed ottenere un bonus fiscale pari a 3.900 euro (il 65% di 6.000) da scontare in in tre rate annue sull’Irpef”, chiarisce Solari.