L’ATENE DI… TSIPRAS

All’ombra del Partenone, massima espressione dell’architettura greca dorica, eretto sull’Acropoli, la parte più elevata della polis, si distende la grande Atene, capitale con più di 3 milioni di abitanti. Una città che ha mostrato per anni ai suoi visitatori  il suo volto classico e scontato, poi è arrivato lui Tsipras nel pieno marasma della Grecia che con il suo stile informale, di basso profilo, ha fatto si che la città scoprisse i suoi quartieri più popolari, tra le botteghe artigiane  ed i ritrovi studenteschi , tra i caffè e i centri culturali di un’Atene “nascosta” e quasi dimenticata delle stradine intorno a piazza Omonia, la parte più animata della città con la sua impronta balcanico-mediorientale. Il quartiere di Exarcheia a ridosso delle abitazioni borghesi di Kolonaki e delle aree archeologiche turistiche, fin dall’800 era invece vissuto da manovali ed artigiani provenienti dalle isole Cicladi, poi l’Università ha fatto si che venisse  popolato da studenti ed intellettuali, dandogli così quell’aria bohemien  e un po’ retrò che ha conservato fino ad oggi.  L’atmosfera cambia quando ci si sposta a sud di Omonia e ci si addentra nelle sue viuzze, tra palazzine neoclassiche che si alternano a grigi caseggiati moderni, qui c’è la sede del municipio e nella piazza mercato vi è il Varvakeios , storico edificio di vetro e metallo, regno della gastronomia greca. Per vivere  la zona delle botteghe e dei negozi bisogna spostarsi verso l’Acropoli nel quartiere di Psirri. Oggi il quartiere sta vivendo una vera trasformazione e tra le residenze storiche degradate, vi è campo libero per la street art. A piazza Syntagma succede sempre qualcosa…tra il cambio della guardia e la tomba del milite ignoto del Parlamento, è il luogo di ritrovo più amato dagli ateniesi, la piazza più europea  e ora  simbolo di una Grecia che nonostante le vicissitudini di una crisi finanziaria economica senza fine, vuole reagire, vuole cambiare, vuole lottare.

Francesco Fantini