CLUB SCHERMA FABRIANO, AL VIA IL SECONDO ANNO DI ATTIVITA’

“La vera, la saggia, la santa disciplina consiste nell’obbedienza anche quando l’obbedire dispiace e, specialmente, quando rappresenta sacrificio.” Con questo slogan, Club Scherma Fabriano si è presentato alla cittadinanza un anno fa con l’obiettivo di riportare in città la disciplina che in passato ottenne grandi risultati sportivi. Il primo anno di vita ha permesso al Club di farsi conoscere ed apprezzare per la validità e l’importanza dei valori umani e sportivi messi alla base di ogni singolo allenamento. Con il Fioretto i giovanissimi atleti fabrianesi si sono cimentanti nello sport con l’impegno di non vedere l’avversario come un numero. La scherma, infatti, è uno sport che allena non solo il fisico ma anche la mente: la disciplina consente di esprimere al massimo la fantasia e la creatività dell’individuo che è libero di interpretare con il massimo protagonismo espressivo un assalto, trovando soluzioni personali per ottenere la vittoria, nel pieno rispetto delle regole. Certamente questa è una grossa spinta verso la formazione del giovane e della sua personalità. Soddisfatto il presidente dell’Asd Club Scherma Fabriano Floriano Rossolini che presenta le novità per la nuova stagione sportiva. “Dal 1 ottobre alle 16,30 riprenderemo le attività con i ragazzi presso la palestra dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Morea” di Fabriano. Ci sarà spazio per i nuovi iscritti. L’anno scorso si sono avvicinati alla Scherma più di 20 bambini di età compresa tra i 6 e i 12 e alle competizioni regionali abbiamo ottenuto sempre ottimi risultati. Al Grand Prix Promozionale con Fioretto di Plastica abbiamo conquistato il primo posto come società davanti a Marzocca, Senigallia e Jesi. Un risultato straordinario – spiegano dal Club – che si aggiunge a quello che ha visto i nostri atleti premiati a Macerata. Sono sei i giovani atleti che hanno ricevuto il riconoscimento: Tommaso Stroppa, Francesco Verna, Claudia Carnevali, Sofia Rossolini, Sofia Giordani, Maria Angelica Rossolini. Al di là del risultato sportivo in se stesso, quello che ci interessa di più è cercare sempre di poter aiutare il giovane che cresce, ad amare i valori per lo sport e per la vita. La sana competizione crediamo porti proprio a questo.”

m.a.