VIA BELLOCCHI ED I PARAGONI INUTILI – di Giancarlo Sagramola
Mettere a confronto i lavori di via Bellocchi con il rifacimento delle mura di Albacina o delle mura del castello di San Donato o con il miglioramento della fruibilità degli scavi di Attiggio è, come diceva il mio maestro delle elementari, “ sommare le mele con le pere ”. I lavori di via Bellocchi richiedono un finanziamento delle casse comunali pari a 420 mila euro, gli altri lavori elencati prima, relativi a San Donato, Albacina ed Attiggio , sono finanziati da fondi europei tramite il GAL per circa il 70%, ed in particolare, i fondi del co – finanziamento per San Donato sono un residuo del terremoto ( 40 mila euro destinati a creare un parcheggio ) a cui è stata cambiata la destinazione. Quindi, con circa 100 mila euro di finanziamento, che il Comune deve trovare attraverso le alienazioni, si riesce a fare investimenti per quasi 500 mila euro. Questo non è assolutamente possibile, e ci si può rendere conto facilmente, per Via Bellocchi, dove 420 mila euro dovrebbero essere trovati direttamente nei fondi comunali. Ma veniamo alla questione delle priorità: ma se questa di via Bellocchi, come è stato asserito da precedenti amministratori, è una fondamentale realizzazione, come mai nel decennio precedente non è stata mai realizzata ?!?! ma di più, se è una via di fuga in caso di emergenza, come mai non è stata mai inserita nei piani di recupero finanziati dai fondi del terremoto ?!?! Questa Amministrazione ha fatto un piano delle opere pubbliche da realizzare e fin dal’inizio, dal 2013, ha tolto quelle opere che erano impossibili da realizzare con gli attuali bilanci. Sia chiaro che non abbiamo gettato o abbandonato i progetti, ma non essendo in grado di finanziarli con i fondi a disposizione, stiamo cercando la possibilità di realizzarli con risorse esterne al bilancio comunale.