AL VIA 2′ CAMPAGNA SCAVI AD ATTIDIUM

Lunedì 18 agosto 2014, come anticipato da questo sito prima di Ferragosto, ha preso il via la seconda campagna di scavo archeologico nel sito di Attidium. Le indagini conoscitive sono curate dall’Associazione culturale Umbria Archeologica su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in accordo con l’Università degli Studi di Perugia e con la Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche nella figura della Dott.ssa Ilaria Venanzoni (Ispettrice di zona della Soprintendenza Archeologica delle Marche), sotto la direzione scientifica della Prof.ssa Donatella Scortecci (Docente di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università di Perugia).

L’attività di scavo, svolta con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, in collaborazione con il Comune di Fabriano, l’Associazione Gli Attidiati e la Parrocchia di S. Giovanni Decollato, si protrarrà per circa un mese, durante il quale prenderanno parte ai lavori un totale di circa 40 studenti provenienti da numerosi Atenei italiani e stranieri (Università degli Studi di Perugia, Università di Roma “La Sapienza”, Università della Tuscia di Viterbo, Università Cattolica di Milano e Università degli Studi di Tübingen), coordinati sul campo dagli archeologi Luca Boldrini e Alessio Pascolini (Associazione culturale Umbria Archeologica).

 

Abstract del programma di ricerca

L’attività di scavo, le cui campagne si protrarranno nel corso di più anni, consentirà di appurare, in ottica diacronica, tipologia, estensione e consistenza dell’insediamento, dotando il territorio di Fabriano di un sito capace, in prospettiva futura, di arricchire l’offerta culturale di questa area geografica nella formula ad esempio del parco tematico. L’indagine archeologica di Attidium rappresenta così una opportunità in grado di coniugare attese che soddisfano tanto la comunità scientifica quanto la collettività residente nel territorio. Riportare alla luce il patrimonio archeologico di questo nucleo urbano significa infatti restituire anche alla città di Fabriano il logos del territorio che essa rappresenta.

Unitamente all’attività di scavo, il programma di ricerca prevede anche una serie di iniziative volte al diretto coinvolgimento della cittadinanza. In stretta collaborazione con il Comune di Fabriano, l’Università degli Studi di Perugia e la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche verranno realizzati eventi quali  visite all’area di scavo, incontri di studi e conferenze aventi come scopo quello di contribuire, attraverso la partecipazione diretta della comunità, alla tutela, salvaguardia, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale presente nel nostro territorio. Tra le finalità del programma di ricerca vi è infatti anche quella di favorire al meglio la comunicazione tra il bene culturale e la collettività tutta, adeguando il proprio linguaggio alle esigenze di un più vasto e diversificato utilizzo.