GIGLIOLA MARINELLI INTERVISTA L’ASSESSORE GIORGIO SAITTA

Continuano gli approfondimenti della nostra redazione. Questa settimana la povertà di nuovo triste protagonista: abbiamo intervistato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fabriano dott. Giorgio Saitta per approfondire i piani di intervento dell’amministrazione per affrontare questa grave emergenza sociale.

Assessore la crisi economica sta comportando un aumento esponenziale dei bisogni della cittadinanza. Abbiamo dati aggiornati per capire quanti e chi sono i nuovi poveri?

La situazione della città è cambiata radicalmente negli ultimi anni: i nuovi poveri sono i senza lavoro, senza cassa integrazione, senza casa di proprietà o con mutui da pagare, che non hanno famiglie di riferimento e che sono sotto sfratto. In buona parte si tratta di cittadini non originari di Fabriano, per mantenere il controllo che eviti conflittualità bisogna cercare di assicurare casa e lavoro. L’emergenza lavoro non si risolve con le parole, la cassa integrazione per molti sta per finire e dopo la mobilità questi cittadini andranno ad ingrossare le file dei poveri.

I servizi sociali hanno subito un forte taglio a loro carico: su quali settori dell’ambito sociale avvertiremo maggiori penalizzazioni?

Il taglio delle risorse dei Servizi Sociali è stato nel 2013 di oltre 7000.000 euro che ho compensato con attenzione costante a risorse diversamente disponibili come l’Home Care Premium dedicato all’ assistenza domiciliare di malati ex dipendenti statali o loro familiari, oltre 500.000 euro disponibili anche per il 2015, e come fondi ASUR per 200.000 euro ugualmente presenti per il 2015. Tali cifre si sommano agli abituali preziosi contributi della Fondazione CARIFAC ed a quelli di altre società operanti nel territorio dando così sostanziale risposta ai bisogni. Chiaramente bisogna stabilire un ordine alle urgenze pensando anzitutto a chi non ha nulla o poco, poi proseguendo; è evidente che non è possibile soddisfare a pioggia le esigenze di tutti. Come detto in precedenza il lavoro è la risposta necessaria: nel 2014 abbiamo attivato il servizio civile, con la Fondazione CARIFAC 40 borse lavoro per over 45 e 100 voucher lavorativi ed inoltre borse lavoro per ex tossicodipendenti, borse lavoro per malati psichici anche con l’aiuto di altre Fondazioni e privati. Il progetto lavoro continua nel 2015 con il servizio civile, il progetto Garanzia Giovani e con le borse lavoro over 30 della Regione, con voucher lavorativi in collaborazione con la Fondazione CARIFAC che continuerà certamente ad essere vicina ai bisogni del territorio.

Quali sono le soluzioni che il suo assessorato propone per far fronte a questa grave emergenza sociale?

Voglio solamente accennare ad un progetto di Social Hausing che stiamo presentando in questi giorni per un importo di diversi milioni di euro e che spero possa andare a buon fine. Urgenza primaria è affrontare gli sfratti come abbiamo fatto negli anni scorsi: nel 2013 su 26 ne sono stati risolti 23, nel 2014 su 24 tutti, nei primi giorni del 2015 su 9 tutti, è evidente che non si tratta di soluzioni definitive ma temporanee ottenute anche grazie alla collaborazione dell’ ERAP, della San Vincenzo, dell’Ufficiale Giudiziario, di singoli proprietari. Sono stati in questi giorni rimessi a disposizione 7 appartamenti dell’ERAP che saranno assegnati con la prossima pubblicazione della graduatoria, l’ERAP comincerà la costruzione di 16 appartamenti ed ha la possibilità di costruirne altrettanti. Si modificherà in futuro anche il meccanismo della graduatoria creandone una aperta, prevedendo così l’inserimento continuo di chi ha necessità. Oltre la casa l’emergenza è il cibo: si è aperto il Social Market con l’aiuto della San Vincenzo e del Tulipano vincendo il bando UNRA del Ministero dell’ Interno (siamo arrivati primi in Italia su oltre 1000 progetti). Il market assiste oltre 1700 persone, dopo un anno di rodaggio è stato stabilito di istituire la tessera di euro 2,50 al mese per persona perché è importante trasmettere il messaggio che nulla può essere gratuito e si richiede una partecipazione se pur minimale. Il nostro market è di esempio a molte città: Ancona ne ha aperto uno, nei prossimi giorni verranno da Pesaro ed il sindaco di Molfetta mi ha invitato a presentarlo anche da loro. E’ chiaro che la povertà deve essere affrontata da tutti insieme ed è a tutti che mi rivolgo perché si continui come si è sempre fatto: la Chiesa, le Associazioni di Volontariato, la Fondazione Carifac, le aziende che operano nel territorio. Mi rivolgo inoltre a tutte le forze politiche perché collaborino con questo Assessorato senza volere fare confusione ma avendo chiaro che tutto siamo colpiti da quanto succede e tutti, in questo momento, abbiamo il diritto dovere di collaborare pur nel rispetto del proprio pensiero.

Gigliola Marinelli