FORTE SCOSSA DI TERREMOTO NELLE MARCHE

Brutto risveglio oggi, 10 aprile: la terra trema ancora nel centro Italia. Poco fa, alle 5,11 i sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa di magnitudo 4,7. La prima stima non verificata era 5.2. Epicentro a Muccia (Mc) a 8 km di profondità. La scossa è stata avvertita bene anche a Fabriano e a Roma. Dalle 5:11 alle 5:30 sono state quattro le scosse di assestamento registrate dall’Ingv con epicentro a Muccia e con intensità intorno al secondo grado. Alle 5:46 scossa di intensità 3.5. Alle 6:03 nuova scossa di intensità 3.5 con epicentro a Pieve Torina di Macerata.

Trenitalia informa che è stata momentaneamente sospesa la linea ferroviaria tra Civitanova Marche e Albacina per verifiche in corso sui binari; la circolazione dei treni E’ RIPRESA ALLE ORE 11,20.

“Non si ha nessuna notizia di danni a Fabriano. In ogni caso i tecnici del Comune stanno in questo momento ispezionando tutte le scuole comunali che saranno regolarmente aperte ovviamente. Dai primi riscontri non c’è nulla da rilevare”. Cosi l’assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci. Il sindaco Gabriele Santarelli: “Non si segnala nulla di particolare. Le scuole sono regolarmente aperte. In caso di terremoto durante le lezioni, i genitori potranno prendere i propri figli nei piazzali delle scuole”.

A Matelica, fa sapere il sindaco, Alessandro Delpriori “i tecnici hanno concluso alle ore 8 circa la ricognizione in tutte le scuole. Non si sono riscontrati danni e i ragazzi sono entrati in aula. La Protezione Civile sta controllando tutto il centro storico, ma non si evidenziano danni”.

Marco Antonini

Dalle zone dell’epicentro

Crollato piccolo campanile chiesa Muccia. La scossa di terremoto di magnitudo 4.7 avvenuta alle 5:11 con epicentro a 2 km da Muccia (Macerata) ‘ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano’. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto è in sistemazione autonoma o da parenti. Parla di “grande paura e insicurezza tra le persone” il sindaco di Muccia, Mario Baroni. “Stiamo controllando sia le casette che le case rimaste agibili – afferma Baroni al telefono con Rai News24 -. E’ uno stillicidio contino, che ci sta snervando e che non si ferma: le scosse si ripetono da svariati giorni, anche con un’escalation nell’intensità”. Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha parlato di “notevoli ulteriori danni” ma nessun ferito. “Danni? Qui tutto il centro della città è ancora zona rossa, ora stiamo facendo verifiche fuori, poi faremo accertamenti anche lì dentro”. Intanto però il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, dopo la scossa 4.7 delle 5:11 di oggi, ha bloccato tutti gli accessi alla zona rossa, “tranne quelli delle ditte specializzate che stanno lavorando”. Divieto in particolare per i cittadini che ancora oggi – spiega all’ANSA – “vanno a recuperare oggetti personali dalle case inagibili”. La sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile è in costante contatto con le strutture regionali dopo il terremoto di stanotte nelle Marche.

Quattro famiglie sono state evacuate per i danni (crepe e cedimenti) e i rischi di stabilità interni di altrettanti immobili finora agibili a Pieve Torina (Macerata). Lo riferisce il sindaco Alessandro Gentilucci che sta coordinando le verifiche eseguite da quattro squadre di tecnici comunali e di una dei vigili del fuoco. Una ventina le persone, tra cui bambini, allontanate dalle abitazioni per rischi di crolli interni dopo l’ultima scossa di magnitudo 4.6 delle 5:11. Altre verifiche sono in corso.  “Ripiombiamo in una situazione drammatica, riviviamo scene che non avrei mai pensato di rivivere – commenta il primo cittadino che sta valutando dove sistemare le famiglie sgomberate e che non nasconde la preoccupazione per un incubo sisma che “sembra non finire mai”. Anche dentro le Sae a Pieve Torina si segnalano cadute di quadri, suppellettili e pensili ma anche qualche scollamento di alcuni divisori interni. Dopo la forte scossa, molti abitanti si sono riversati in strada. (Ansa)

L’Ingv

“E’ normale che una sequenza che ha mobilitato un volume così grande duri a lungo”, ha osservato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) , Carlo Doglioni. “Per una sequenza che ha mobilizzato un volume più piccolo, come quella legata al terremoto de L’Aquila del 2009, sono stati necessari tre anni per tornare a un’attività con valori confrontabili a quelli precedenti all’evento. E’ quindi possibile che la sequenza che si è attivata nell’agosto 2016 duri ancora non meno di un anno.

Dopo il forte sisma del Centro Italia del 2016, nella zona di Muccia la terra era tornata a tremare con frequenza e intensità già da alcuni giorni. In particolare, il 4 aprile se ne erano registrate una di magnitudo 4 alle 4:19 e una di magnitudo 3.6 alle 20:41.

a cura di m.a.