IMMIGRATI, DE LEO: ‘TROPPI RISCHI DA ACCOGLIENZA NEI PICCOLI COMUNI COME MATELICA’

Nelle piccole realtà locali, dove continuano a sentirsi le ripercussioni di una crisi senza fine e dove la coesione sociale viene messa continuamente alla prova, l’accoglienza agli immigrati potrebbe risultare devastante sia in termini di convivenza che di sicurezza – E’ quanto ha scritto il Consigliere Comunale di Matelica Pietro De Leo in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi –  Nel caso in cui questa richiesta di solidarietà territoriale dovesse avverarsi –prosegue- bisogna avere subito una soluzione per governare la situazione tramite gli strumenti adeguati di cui al momento molti Comuni non dispongono. Qualora si dovesse decidere di distribuire anche su noi piccoli Comuni una quota di migranti chiedo al governo di integrare con unità dell’Esercito le locali stazioni dei Carabinieri o della Polizia di Stato per garantire una maggiore copertura del territorio in termini di vigilanza e sicurezza; l’istituzione di un presidio sanitario della Croce Rossa utilizzando le strutture mobili da campo, perché non dobbiamo mai dimenticarci che chi arriva da altri paesi potrebbe essere portatore di malattie ormai debellate nella società civilizzata; la possibilità –prosegue De Leo- di decidere come organi territoriali di poter destinare gli immigrati a piccoli lavori di manutenzione ordinaria del bene pubblico come principio di compensazione: il governo spende i soldi del popolo italiano per accogliere e ospitare i migranti che a loro volta, anche per dare una dimostrazione di buona volontà verso i cittadini, possono prestarsi a semplici e non faticosi lavori che sarebbero altresì svolti con i soldi pubblici spesi per le varie operazioni umanitarie. Credo, che queste possano essere definite misure di ‘buon senso’ non derubricabili nel recinto del populismo o del razzismo. E’ impossibile, infatti, pretendere solidarietà senza tenere conto delle reali esigenze dei cittadini italiani che pagano tante tasse ma vedono diminuire sempre più i servizi”, conclude.