‘ADDIO PAOLA RUSSO’ di Urbano Urbani

Pubblichiamo il ricordo che l’imprenditore Urbano Urbani ha scritto poche ore dopo la scomparsa di Paola Russo, per anni dipendente della ditta Airforce di Fabriano.

Oggi tutta l’AAirforce è in lutto e piange Paola Russo, stroncata da un male incurabile alla giovanissima età di 35 anni. La piangono tutti con un sentimento di rassegnazione ma anche di rabbia. Troppo, troppo pochi gli anni vissuti. Troppo, troppo ingiusto privare due bambine della loro mamma. Troppo, troppo grave lasciare un marito solo a crescere le bambine. E quando capitano queste disgrazie penso che il mondo, le nazioni, i potenti anziché correre per armarsi ancora di più, spendere ancora di più per realizzare ordigni sempre più micidiali, investire sempre di più per costruire navicelle spaziali per arrivare chissà dove, concentrassero tutte queste energie per una lotta forte contro questa malattia, forse Paola avrebbe potuto continuare a lavorare e a crescere le sue figlie. E questa volta, caro Gesù, sinceramente non ti capisco. Se ti serviva un’anima, potevi prendere quella di un pedofilo, o quella dei tre narcotrafficanti che hanno trucidato i bambini in Messico, o quella dello sgozzatore di persone, o quella di chi ha fatto a pezzi una giovane sposa, o quella di chi ha gettato una bambina dal quinto piano dopo averla stuprata. Avevi un’ampia scelta, un ampio catalogo di delinquenti, ma hai chiamato una giovane mamma…Oggi non ti capisco. Cara Paola, vorrei dirti ancora tante cose, ma l’animo è gonfio e faccio fatica a continuare. Abbraccio le tue figlie e tua madre. Sarò vicino a tuo marito Giuseppe e a tua sorella Daniela che lavorano con me in Airforce, con la promessa che tutta la mia azienda non ti dimenticherà. Poi, chissà, forse un giorno ci rivedremo e costruiremo ancora cappe in Paradiso. Perché quel Paradiso tu lo meriti tutto.
Un bacio.
Urbano