“200 INTERVENTI CHIRURGICI AL PROFILI NELL’ULTIMO MESE”

di Marco Antonini

Fabriano – Si lavora a pieno ritmo all’ospedale “no covid” Profili di Fabriano. Solo nell’ultimo mese sono stati fatti 200 interventi chirurgici urgenti, classe A (entro 30 giorni). Non conosce sosta l’attività del reparto di Anestesia-Rianimazione-Analgesia diretto dal dottor Paolo Bellucci (foto) che traccia un bilancio di questo periodo e guida una squadra formata da 11 anestesisti, 20 infermieri di sala operatoria, 12 infermieri di rianimazione e 8 Oss. “Le Marche – dichiara – sono state la prima regione del Centro ad essere coinvolta nell’epidemia coronavirus e ciò per diffusione diretta nel Pesarese del focolaio romagnolo. Marche Nord si è quindi trovata di fronte ad una vera esplosione e ciò ha determinato la necessità di trasferimenti nei presidi più prossimi”. La tempestività e l’efficacia delle manovre delle direzioni Asur e Av2 per il contenimento della pandemia, sono state guidate dal criterio della differenziazione delle mission dei vari ospedali. “Senigallia e Jesi – dice Bellucci – hanno investito buona parte delle risorse assistenziali nella gestione del flusso dei pazienti covid positivi che necessitavano e che tutt’ora, anche se in maniera ridotta, necessitano, di assistenza. Fabriano, da subito, è stato individuato quale ospedale No-Covid. Ciò ha richiesto un’attenzione ancora più alta. Sono stati costituiti più livelli di filtro, dal pretriage al Pronto soccorso, all’individuazione di posti letto isolati al Murg e in covideria, sino alla realizzazione di isolamento funzionale in una sezione della Medicina dei pazienti Covid negativi, ma comunque con sintomatologia respiratoria successiva”.

Procedure organizzative dinamiche, aggiornate ogni giorno, che hanno consentito il contenimento ed evitato la diffusione dell’infezione all’interno del Profili. Un ruolo importante quello delle sale operatorie. “La scelta delle Direzioni Generale e Sanitaria – dichiara Bellucci – ha perseguito non solo la salvaguardia di alcuni presidi come il Profili, ma ovviamente l’appropriatezza dell’erogazione delle prestazioni. Sulla base del modello a rete, il Profili ha dovuto far fronte alle necessità chirurgiche dei pazienti Covid negativi di tutta l’Area Vasta 2. Urgenze non differibili, oncologiche e non, hanno trovato pronta risposta nel nostro ospedale e l’organizzazione delle sale operatorie è stata reingegnerizzata in base alle nuove necessità. Un contributo prezioso è stato fornito dagli operatori sanitari degli altri presidi provinciali che hanno integrato il personale in servizio mettendo loro a disposizione le nostre sale”.

Oltre 200 gli interventi per patologie tumorali, traumatiche o comunque urgenti nell’ultimo mese. Adesso si guarda al futuro. La pandemia appare oggi sotto controllo, soprattutto in termini di capacità di risposta del nostro servizio sanitario e si andrà verso la normalizzazione dei regimi di attività anche negli altri presidi di AV2. “Questo – specifica – richiederà verosimilmente ancora dei mesi. Per tali ragioni abbiamo riorganizzato le procedure chirurgiche sia attraverso il raddoppio dei posti letto dedicati, sia duplicando anche gli spazi filtro e di terapia intensiva e ciò grazie anche al prezioso contributo delle donazioni pervenute dalla comunità, dalla Fondazioni Carifac e dall’ingegner Francesco Merloni. Possiamo dire – ribadisce – che abbiamo disegnato il nuovo modello di sanità del Profili che, come declinato dalla Direzione Generale, è e dovrà sempre più diventare un polo chirurgico di eccellenza in Area Vasta”.

Donazioni

“Abbiamo iniziato le donazioni di apparecchiature necessarie per il nostro ospedale. E tutto questo è merito vostro. Grazie”. Il presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani, ha consegnato due ecografi palmari – del valore complessivo pari a 17mila Euro – al dirigente di Medicina, Maicol Onesta, e al responsabile di Anestesia-Rianimazione-Analgesia, Paolo Bellucci, dell’ospedale di Fabriano acquistati grazie alle donazioni liberali con bonifico intestato a Fondazione Carifac su IBAN IT29K 03069 21103 10000 0003518. L’apparecchiatura consente di effettuare accertamenti diagnostici e procedure invasive direttamente al letto del paziente in maniera tempestiva ed evitando contagi da trasporto. L’ecografo palmare sarà utile anche una volta che si sarà usciti dall’emergenza Coronavirus per procedure anestesiologiche e di trattamento del dolore oltre che in terapia intensiva per accertamenti diagnostici e procedure invasive. L’iniziativa solidale è in partnership con Radio Gold Fabriano. Nei giorni scorsi, poi, è stato donato al personale delle Unità speciali per la continuità assistenziale (Usca) un ecografo portatile Sonosite con sonde per ecocardiografia ed ecografia toraco-addominale. Le Unità speciali per la continuità assistenziale, su chiamata dei medici di medicina generale o dei pediatri di libera scelta o dalla Guardia Medica, effettuano controlli al domicilio dei malati o sospetti contagiati di Covid-19 e, ove necessario, eseguono i tamponi per la verifica della positività al Coronavirus. “Potenziare le capacità diagnostiche delle Usca significa non solo migliorare l’assistenza specifica al paziente, ma evitare soprattutto un promiscuo accesso alla struttura ospedaliera riducendo in tal modo i rischi di contagio quale ulteriore garanzia per un ospedale No-Covid come il nostro nosocomio” il punto del presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani.