DOPO COVID, PELLEGRINAGGIO DI 20 KM ALLA MADONNA DELLA GROTTA
di Marco Antonini
Fabriano – Pensare alla ripresa, graduale, dopo il Covid-19. La possibilità di uscire, di abbracciarsi, di tornare alla normalità. Un pensiero ricorrente soprattutto in un periodo, come questo, dove anche le cose semplici non si possono fare. Sergio Mustica, fabrianese, del Laboratorio delle Idee propone di organizzare, per i prossimi mesi, un pellegrinaggio a piedi, a mò di ringraziamento, in uno dei luoghi più storici della nostra diocesi, il santuario Madonna della Grotta, località Grotte (Comune di Fabriano) parrocchia di Precicchie. “Nei momenti di difficoltà, da millenni, l’uomo alza gli occhi al cielo per chiedere l’intervento divino. È questo il momento in cui ognuno, nel chiedere la grazia, esprime un suo personale voto. Le nostre chiese sono piene di ex voto, di piccole manifestazioni di riconoscenza per la grazia ricevuta” dice Mustica.
La proposta
“Abbiamo pensato – spiega – di adeguare questa tradizione ai tempi proponendo un pellegrinaggio, un cammino di ringraziamento al santuario Madonna della Grotta; un cammino impegnativo (che ciascuno potrà dosare in base alle sue possibilità) che dalla piazza della Cattedrale San Venanzio di Fabriano ci porterà a ringraziare la Vergine in un luogo magnifico e pieno di fascino; un pellegrinaggio, un cammino la cui data non ci è possibile fissare, ma l’arrivo di quella data possibile è la nostra preghiera, perché un lungo pellegrinaggio di 20 chilometri segnerà la fine del nostro isolamento, la possibilità di tornare a condividere un’esperienza collettiva, di tornare verso quella montagna dello Spirito dove sono nati tre ordini religiosi (camaldolesi, silvestrini e cappuccini), che con San Romualdo rappresenta l’anima più profonda della nostra città”. Quando è presto per dirlo, ma l’idea lanciata da Mustica piace a molti. “Abbiamo pensato che tante persone chiuse nelle loro case vorrebbero esprimere il voto e l’augurio che questo incubo finisca, che torni ad essere possibile camminare, stare insieme. Ed è per permettere di esprimere questo “voto” sulla rete che è nato questo progetto di cammino di ringraziamento; sappiamo, purtroppo, che ci vorrà tempo, forse molto tempo, ma questo cammino si farà. Come disse Neruda: “Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno la primavera”. Per noi la primavera del tornare a stare insieme – conclude – forse verrà in autunno o in inverno, non importa; siamo certi che verrà, e come i nostri nonni ringrazieremo la Madonna per lo scampato pericolo; forse una religiosità popolare ma concreta e sentita nei cuori di chi crede che questa nostra martoriata terra sia veramente la Terra dello Spirito”. (foto www.iluoghidelsilenzio.it)