CASI DIMINUITI, COVIDERIA DI FABRIANO IN STAND-BY, FASE 3

di Marco Antonini

Fabriano – In stand by, sperando che non ci sia più bisogno, la Covideria dell’ospedale Profili di Fabriano. I casi sono diminuiti e per proteggere ancora di più l’ospedale diventato un punto di riferimento in tutto l’entroterra, si potenzia la struttura chirurgica in attesa di una nuova destinazione dell’area ex Hospice al piano terra dove, per diverse settimane, decine e decine di pazienti, una volta effettuato il tampone, sono rimasti in questo reparto speciale in attesa di essere trasferiti nelle strutture dedicate della Regione, in caso di esito positivo o, se negativo, per accertare e curare la malattia del paziente. Da alcuni giorni, quindi, essendo nettamente calata l’affluenza di pazienti con disturbi respiratori presso il PS di Fabriano, senza necessità si attivare il percorso verso la Covideria, restano funzionalmente attivi i tre letti in altrettante stanze in isolamento, previste dal percorso iniziale, per chi ha problemi respiratori a disposizione nel Pronto Soccorso stesso. Con la riorganizzazione di Area Vasta 2 gli interventi chirurgici (garantire le urgenze chirurgiche di ogni tipo e gli interventi indifferibili oncologici) effettuati dai chirurghi di Fabriano e degli altri ospedali (i pazienti di Senigallia e Jesi, ad esempio, arrivano nella città della carta con gli specialisti che hanno seguito l’iter del paziente) cambia anche la modalità che porta a Fabriano.

I pazienti, infatti, sono “selezionati” tramite un percorso apposito garantito dalla centrale e dai sanitari del 118. In poche parole i pazienti con sintomi respiratori vengono trasportati principalmente negli ospedali Covid, mentre quelli che vengono ricoverati all’ospedale Profili avranno sempre tampone sempre negativo garantito dalla selezione preospedaliera o ospedaliera del paziente. A Fabriano, quindi, arrivano malati che non possono stare nelle strutture di Av2 specializzate nel coronavirus (Jesi, Senigallia e Ancona). A metà marzo, con l’allestimento del percorso di Covideria sotto la responsabilità clinico-organizzativa del dotto Maicol Onesta, primario di Medicina, sono stati accolti anche pazienti urgenti da Pesaro e Fano, poi quelli del Fabrianese. Recentemente il progetto di far diventare il Profili “Covid negativo” è decollato ed è entrato a regime con la tenda per il pre-triage all’esterno, con la rimodulazione logistica e organizzativa del reparto di Medicina, che si è sdoppiato per garantire l’accoglienza in un’area “grigia” di pazienti provenienti dalla Covideria o dal Pronto Soccorso con sintomi respiratori, e ora anche da altri ospedali dopo l’esecuzione del tampone, quale ulteriore filtro alle aree di degenza ordinarie.

Tale possibilità di filtro è stata ampliata anche alle Unità Operative chirugiche con analoghe procedure di isolamento, per far sì che non si abbassi la soglia di attenzione verso l’accesso di potenziali pazienti Covid positivi, prima dell’intervento previsto in regime di urgenza. Uno sforzo organizzativo non indifferente, per tutta la filiera, a partire dal Pronto Soccorso diretto dalla dottoressa Loredana Capitanucci. Adesso, quindi, con la diminuzione dei casi si ferma la Covideria e potremmo dire che parte una nuova fase, quella del potenziamento dei ricoveri e della chirurgia.