ARGIGNANO, UNA CROCE PER RICORDARE DON NICOLA

di Marco Antonini

Fabriano – Una croce per ricordare don Nicola Gatti, il sacerdote di Fabriano scomparso un anno fa. Nei giorni scorsi, presso il cimitero di Argignano, è stata posizionata una croce in ferro. Il disegno è di Andreina Leporoni, la realizzazione in ferro di Metello Gregori. “È una croce artistica con sembianze umane con le braccia rivolte al cielo per accogliere Dio. Questa idea era nella volontà di don Nicola” dice Gregori. In tanti, dopo il nostro articolo, hanno espresso parere positivo alla proposta di intitolare una via al sacerdote. “Via don Nicola Gatti” sarebbe come dire “Via del sorriso”, scritto da Roberto Sacco, è uno dei commenti più cliccati dai lettori, su Facebook. Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano, interviene e dice che “verrà verificata la fattibilità, ma per norma l’intitolazione è consentita solo dopo 10 anni dalla scomparsa”.

Il ricordo

Se ne è andato da un anno, ma il ricordo di don Nicola Gatti, parroco della Sacra Famiglia di Fabriano, è sempre vivo. Un gruppo di suoi parrocchiani, in occasione del primo anniversario della sua scomparsa, il 15 novembre, ha proposto di intitolare al sacerdote una strada della città della carta. Don Nicola, deceduto a 89 anni, nella sua vita, ha dato tutto per il quartiere Campo Sportivo, nella periferia di Fabriano. Qui, negli anni ’70, celebrava messa nel famoso “garage Leporoni”, fin quando la chiesa della Sacra Famiglia, non è stata ideata da lui, poi progettata e inaugurata. Per molti anni è stato l’anima di questa parrocchia, dove tutto, dalla forma, alla luce delle finestre, all’altare aveva un significato profondo. Ha lasciato in molti un ricordo particolare. Tra i segni della sua presenza in città c’è anche la casa Madonna della Rosa per il recupero e la riabilitazione dei malati situata nel quartiere Borgo. I primi anni di sacerdozio li aveva trascorsi nella parrocchia di Precicchie, dal 1954 al 1962 inaugurando, tra le altre cose, anche un asilo con metodo montessoriano a San Giovanni, per molti uno dei primi delle Marche. Ha dato molto per restaurare lo storico santuario Madonna della Grotta, sempre nei cosiddetti “paesi della montagna”, alle pendici di monte San Vicino. Dopo un periodo in terra di missione all’estero, il trasferimento a Fabriano e l’avvio della nuova parrocchia della Sacra Famiglia fino alla costruzione del complesso Madonna della Rosa per i malati. Questi i motivi che spingono un gruppo di ex parrocchiani a chiedere di dedicare a don Nicola una strada di Fabriano.