ALLARME OLIO D’OLIVA. PRODUZIONE ITALIANA: -30%

La pessima stagione olivicola rischia di mettere a rischio tutti i piccoli produttori della nostra provincia. E’ questo l’allarme lanciato dalla Cna Alimentare della provincia di Ancona. I dati generali sono eloquenti: in base alle stime nel rapporto Oil World, la percentuale di mancato prodotto sarà, nelle Marche, del 17% (2,9 milioni di tonnellate). In Italia il crollo sarà addirittura del 30%. Alla bassa produzione si affianca l’aspettativa di un rialzo del costo dell’extravergine visto che si registrano quotazioni alla Camera di Commercio di Bari superiori al 38% rispetto allo scorso anno. A crescere è invece il raccolto in Grecia che potrebbe scalzare l’Italia dal secondo posto di maggior Paese produttore. Ciò determinerà anche nella nostra regione pesanti bilanci in termini di calo di produzione, di rialzo prezzi e quindi di mercato. “Siamo preoccupatissimi – dice Francesca Petrini, membro di presidenza della Cna Alimentare e operatrice del settore (in foto) – e ci rivolgiamo soprattutto alle istituzioni. Il timore, infatti, è che la Grande Distribuzione Organizzata operi una politica di prezzo al ribasso che metta in difficoltà tutti i piccoli produttori artigiani che dovranno invece far fronte ad un aumento dei prezzi per la mancata produzione. E’ evidente che vi è la necessità di un controllo sulle cosiddette offerte sottocosto ancora più assiduo e preciso”. “Come associazione di categoria – aggiunge Andrea Moroni, presidente della Cna Alimentare della provincia di Ancona – ci mobiliteremo ai vari livelli per sensibilizzare sia le istituzioni sia l’opinione pubblica su questo reale pericolo. Oggi il nostro mercato dell’olio è in mano a grandi multinazionali che sicuramente vedono con fastidio le nicchie di mercato che i nostri piccoli produttori stanno coprendo. Dobbiamo difendere con forza le nostre pmi produttrici di olio di qualità”.