ANCORA CINGHIALI IN VIA BOVIO

Ancora cinghiali alle porte della città. Un residente ha immortalato tre grossi ungulati a spasso in via Bovio, quartiere Piano, nella zona dell’ex tiro a segno. Qui, lo scorso primo settembre, un commerciante in transito con la sua auto aveva contato addirittura 26 cinghiali mentre attraversavano la strada. Il consigliere Andrea Giombi, Fabriano Progressista, ha segnalato, la presenza di questi animali selvatici sia al Piano che a Vetralla, poco prima dello svincolo per la SS76. “Ho informato la Giunta di questa grossa presenza di cinghiali tra via Bovio e Valleremita perchè l’attraversamento improvviso dei cinghiali può provocare seri problemi alle auto”.

Il precedente – 7 agosto 2018

Ventisei cinghiali hanno attraversato la strada ieri mattina in via Bovio: “sembravano non finire mai, c’erano sia animali di grosse dimensioni che cuccioli”. Così F.D. poche ore dopo aver avvistato la mandria di ungulati nel quartiere Piano, a due passi dalla chiesa di San Giuseppe Lavoratore. “Percorrevo la strada per raggiungere un’amica – racconta l’uomo, un libero professionista di 43 anni – quando ho visto spuntare alcuni cinghiali. Ho frenato perchè non si sarebbero sicuramente fermati loro per farmi passare! Sono rimasto sorpreso: erano 26”. Un problema quello dei cinghiali che interessa, da sempre, il Fabrianese. A Vetralla i selvatici hanno raggiunto l’orto di alcuni residenti – racconta un residente – mentre un imprenditore residente poco lontano alle Cartiere ne ha contati venti”. Da tempo anche i residenti di Sant’Elia, Grotte e San Giovanni chiedono misure efficaci per contrastare i danni provocati dai cinghiali.

Danni causati dai lupi, Casini: “Scadenza il 24 gennaio 2019. Tre milioni di euro a disposizione”

Scadranno giovedì 24 gennaio 2019 le richieste di contributo per prevenire i danni causati dai lupi. Il dirigente regionale del servizio Politiche Agroalimentari ha emanato il decreto (n. 296 dell’8 ottobre 2018) che stanzia tre milioni di euro destinati ad attenuare il conflitto tra allevatore e lupo. Le norme, recentemente autorizzate dalla Commissione europea, prevedono aiuti per l’acquisto di recinzioni per il ricovero degli animali, di dissuasori acustici e visivi per allontanare i predatori, per dotarsi di cani pastore. “L’intervento viene finanziato con il Programma di sviluppo rurale e interessa gli allevatori ovi caprini, bovini ed equini delle aree montane marchigiane che hanno necessità di difendere il proprio bestiame dall’aggressione dei lupi e cani randagi: un fenomeno che è cresciuto nel tempo proporzionalmente all’incremento degli animali selvatici che determina anche una crescita di predatori – afferma la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Incoraggiamo gli allevatori a realizzare investimenti con le risorse europee per proteggere gli animali al pascolo, dando vita a una misura preventiva che aiuterà a ridurre gli indennizzi pagati con i fondi regionali e a tutelare un animale protetto”.

m.a.