MUSEO DIOCESANO DI FABRIANO, INAUGURAZIONE L’8 SETTEMBRE

Ancora pochi giorni e il Museo Diocesano di Fabriano sarà aperto. Dopo anni di lavoro e di pratiche burocratiche l’allestimento è ormai concluso: il Museo si inaugurerà l’8 settembre alla presenza di autorità politiche e religiose, tra queste ultime, ospite d’onore della città di Fabriano sarà il Cardinale Edoardo Menichelli. Il Museo è collocato nella sede del Palazzo Vescovile, di fronte alla Cattedrale e anche allo Spedale Buon Gesù, sede della Pinacoteca. L’8 settembre è il giorno della festa della Madonna del Buon Gesù, una festa particolarmente sentita dai fabrianesi ed è proprio con l’inaugurazione del Museo che si è scelto di festeggiare la giornata. Martedì 8 settembre l’appuntamento è alle ore 17 in Cattedrale dove ci sarà una breve presentazione, poi l’evento si trasferirà al Museo per il taglio del nastro e per la visita; alle 18 ci sarà la Santa Messa.  “L’intento è quello di mostrare attraverso le opere d’arte, il cammino della Chiesa fabrianese dalle origini fino alla costituzione della nostra diocesi nel 1775.” Queste sono le parole del direttore del Museo Don Alfredo Zuccatosta. “Nel Museo non ci sono opere portate via alle Chiese con l’obiettivo di esporle tutte insieme in un altro complesso; ma ci sono opere che fino a questo momento si trovavano in stanze nascoste all’interno di Chiese e quindi poco valorizzate. Il Museo ospita anche opere che erano poste in ambienti non ideali per la loro conservazione e ancora, opere provenienti da piccole Chiese della Diocesi frequentate da non molti fedeli a causa della loro posizione.” Chiarisce Don Alfredo che lo scopo di questo Museo è quello di custodire e mostrare alla cittadinanza e a tutti i turisti un ricco tesoro di arte e di storia di cui bisogna vantarsi. “Questo Museo”, aggiunge il direttore “rappresenta inoltre una fonte di guadagno in più per i fabrianesi”. Tutta la cittadinanza può godere degli effetti positivi dati dal turismo che anche se graduali, sono essenziali per una ripartenza in un periodo di crisi. La raccolta di opere parte da una scultura antica di matrice longobarda proveniente da Albacina rappresentante l’Agnus Dei. Gran parte d’Italia è stata sotto il dominio longobardo nel Medioevo ed è dunque grazie anche a questa esposizione che si può ripercorrere la storia non solo di Fabriano, ma d’Italia. Il percorso all’interno del Museo prosegue quasi secolo per secolo dal 1000-1200 fino al 1700 attraversando anche il periodo di storia fabrianese che segna la lotta tra la Chiesa di San Nicolò e quella di San Venanzio per il titolo di Cattedrale. Ventiquattro sono le opere tra quadri, tavole, pergamene e tele e in più è presente una ricca vetrina dove sono esposti circa una cinquantina di particolari suppellettili delle sagrestie e oggetti preziosi di argenteria. Sei sono le sale che ospitano le opere; è dunque un piccolo museo, ma di grande valore che rappresenta una fonte culturale di ingente importanza insieme a tutto il complesso del centro storico costituito dalla Cattedrale, la Pinacoteca, la Chiesa di San Benedetto, San Nicolò, San Domenico, Sant’Agostino e San Biagio. Ricco è quindi il patrimonio artistico delle chiese di Fabriano e delle chiese del territorio della Diocesi che nel medioevo contenevano raccolte di immagini rappresentanti scene della vita di Gesù con i corrispondenti tipi profetici, cioè con le figure e le vicende dell’antica storia di Israele che, secondo la tradizione cristiana, sono anticipazioni e prefigurazioni della vita del Cristo (Biblia pauperum). Ovviamente il Museo Diocesano di Fabriano non è l’unico Museo della Diocesi. Altro museo di cui la Chiesa si vanta è il Museo Piersanti di Matelica. Questo Museo prende il nome dalle collezioni di Venanzio Filippo Piersanti, donate nel 1901 al Capitolo della Cattedrale. L’antico palazzo Piersanti raccoglie opere d’arte, suppellettili e varia oggettistica e costituisce oggi uno degli esempi architettonici e museali più belli delle Marche. Anche il Museo Diocesano di Fabriano ha tutte le potenzialità per essere un fiore all’occhiello della Regione oltre a costituire un’attrattiva turistica importante per il comune di Fabriano. E’ doveroso ricordare che è stato possibile realizzare il Museo grazie a Sponsor generosi come la Carifac, Veneto Banca e grazie all’8 per mille e ad importanti contributi di famiglie fabrianesi. Senza l’aiuto di ognuno di questi enti non sarebbe stato possibile realizzare questo progetto curato da Luca Schiavoni, un architetto di Jesi esperto nel settore in quanto si è occupato della realizzazione di altri musei diocesani. La progettazione inoltre ha coinvolto la Soprintendenza per i Beni culturali di Urbino e il comune di Fabriano che ha collaborato attivamente per la costruzione del Museo.