Fabriano – È caccia alla banda fuggita a folle velocità
Fabriano – È caccia alla banda che venerdì sera ha tentato di entrare in diverse abitazioni del comprensorio fabrianese per fare razzia di oggetti di valore e denaro contante. I ladri, per fortuna, sono stati messi in fuga: prima da una proprietaria digitale che ha visto dal suo cellulare, a distanza, le immagini di ignoti che stavano cercando di forzare l’ingresso di casa, poi dai carabinieri di Fabriano che si sono subito recati sul posto con gli uomini della stazione e del Radiomobile. Dal quartiere Piano, in un attimo, è nato un lungo inseguimento, quasi 30 chilometri, con i malviventi a bordo di un’Audi A3 nera di grossa cilindrata che a folle velocità ha prima attraversato tutta la città della carta, fino al quartiere Santa Maria, per poi immettersi sulla SS 76, dallo svincolo Est, in direzione Perugia. Due le pattuglie dei carabinieri, agli ordini del maggiore Mirco Marcucci, che hanno sfrecciato per arginare la fuga di quell’auto. Una volta superato il confine umbro, però, l’Audi nera ha fatto perdere le proprie tracce. È caccia sia all’auto, molto probabilmente rubata perché aveva una targa di un modello con cilindrata più piccola e che al momento non è stata ancora rinvenuta, che ai ladri. I carabinieri della Compagnia di Fabriano indagano acquisendo le registrazioni delle telecamere di sicurezza presenti in più punti in città. Con molta probabilità verranno visionate già oggi anche le immagini che la proprietaria fabrianese dell’abitazione sita nel quartiere Piano ha visto quel che stava succedendo in tempo reale sul suo cellulare permettendo di lanciare l’allarme e bloccare il furto. Potrebbero aver immortalato particolari utili alle indagini. Si cerca, quindi, di identificare la banda tramite le telecamere e le testimonianze di coloro che nelle ultime 48 ore hanno subìto un tentato furto. Sono almeno due i casi, entrambi andati a vuoto. L’appello delle forze dell’ordine è quello di segnalare sempre movimenti e persone sospette al numero di emergenza 112.
Marco Antonini