No all’elettrodotto, il punto del comitato “Eco Logico sì, eco mostro no”
Si delinea l’attività del Comitato “Eco-Logico Sì, Eco-Mostro No” di Fabriano che, dopo il consiglio comunale aperto di venerdì, fa il punto della situazione e chiede lo stop relativamente all’elettrodotto di Novapower srl. «Dopo quattro mesi di lavoro, il nostro comitato è riuscito a portare in Comune le istanze di cittadini, associazioni, organizzazioni ed altri comitati del territorio per chiedere a questa Amministrazione di prendere una decisione chiara e definitiva non soltanto sul progetto di elettrodotto di Novapower Srl, ma per la nostra città e per il futuro che vogliamo immaginare per essa ed i nostri figli» dichiarano gli attivisti che hanno affisso uno striscione a Palazzo del Podestà. Il Comitato ha predisposto un documento per impegnare la Giunta a sottoporre «senza ritardo» al Consiglio Comunale le varianti al PRG necessarie alla trasformazione delle aree industriali in aree agricole dei territori di Paterno-Argignano e Campodonico; promuovere la creazione di comunità energetiche coinvolgendo i cittadini, le associazioni e le imprese in una visione sovracomunale, con la regia dell’Unione Montana; dare immediata esecuzione alla legge regionale 4/2024 alla luce delle modifiche introdotte rigettando tutte le domande di realizzazione di impianti fotovoltaici a terra su aree agricole; sollecitare la Regione Marche, la Giunta Regionale e il Consiglio Regionale all’adozione di ogni atto necessario, per dare piena esecuzione alla Sentenza della Corte Cassazione in materia. «Abbiamo chiesto al Comune di intervenire a sostegno della Soprintendenza delle Marche nei ricorsi giurisdizionali a difesa dell’efficacia dei provvedimenti di diniego per la realizzazione degli impianti fotovoltaici, degli elettrodotti e delle altre opere connesse, in ogni stato e grado del giudizio – riferiscono dal comitato – e di proseguire, come già fatto recentemente, congiuntamente al sindaco di Sassoferrato, Greci, nell’opporsi alla realizzazione del progetto di impianto eolico in località Monte Miesola». Considerati il parere negativo espresso dalla Soprintendenza circa il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica al progetto e il successivo rigetto dell’istanza di autorizzazione da parte della Conferenza dei Servizi, «abbiamo ribadito come questo impianto, con la sua occupazione di terreno pari a circa 70mila metri quadrati, andrebbe ad intaccare un patrimonio di paesaggi mantenuto invariato per oltre cinque secoli». E’ stato sottolineato più volte, quindi, l’impatto ambientale rilevante del progetto e si chiede lo stop, come già fatto dal comitato Monte Strega relativamente al fotovoltaico Monterosso Stazione. Secondo il Comitato «la transizione energetica che un territorio montano come il nostro dovrebbe promuovere è quella della produzione dell’energia pulita a beneficio di tutti, dal basso, come occasione di rilancio e reale opportunità di crescita e sviluppo». Si è così sollecitato, anche in Consiglio, che il Comune di Fabriano intervenga in ogni grado di questi eventuali ricorsi «al fianco della Soprintendenza per ottenere la conferma definitiva dell’efficacia dei provvedimenti di diniego».
Marco Antonini