Fabriano – Consiglio comunale aperto, “Ecologico Si, Ecomostro No”
Consiglio comunale aperto, venerdì pomeriggio, sulle fonti rinnovabili. Coro di no contro il fotovoltaico a Paterno di Fabriano. Si marcia uniti contro «la devastazione del patrimonio naturalistico del comprensorio, dalla città della carta a Sassoferrato». L’appuntamento, a palazzo del Podestà, è stato richiesto dal comitato “Ecologico Si – Ecomostro No” contro il fotovoltaico a Paterno. Ognuno ha espresso la propria posizione, contraria alle rinnovabili sul territorio. Per quanto riguarda Paterno, ricordiamo, è il progetto di un privato che comunque ha già avuto parere negativo dalla Sovrintendenza e quindi dalla Conferenza dei servizi (parere negativo anche dal comune di Fabriano che non ha potere autorizzatorio in quanto è una norma nazionale che regolamenta l’argomento. «Il Comune – ha detto la sindaca – si è già espresso nella relativa Conferenza dei servizi sostenendo e supportando quanto dedotto dalla Sovrintendenza sull’impianto fotovoltaico di Paterno. La Provincia ha quindi formulato il preavviso di rigetto dell’istanza di autorizzazione per parere negativo della Soprintendenza sull’elettrodotto, che è in linea con la posizione negativa espressa dal comune di Fabriano». Si attendono, quindi, nuovi sviluppi. Dopo il saluto del presidente del consiglio comunale, Balducci, c’è stata la presentazione del tema da parte del “Comitato Ecologico Si – Ecomostro No”. Sono poi intervenuti: l’architetto Sergio Bugatti, dirigente “Ambiente e Governo del Territorio” della Provincia di Ancona e l’ingegner Massimo Sbriscia, dirigente “Fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere” della Regione che hanno illustrato l’iter normativo. Per il WWF è intervenuto Jacopo Angelini. Hanno poi preso parte le associazioni di categoria, Italia Nostra, Unci, Cia, Coldiretti e Legambiente. Diversi i cittadini intervenuti, sia del comitato “Ecologico Si – Ecomostro No”, che del Comitato Monte Strega, considerando anche la problematica che riguarda il fotovoltaico a Monterosso Stazione di Sassoferrato.
Marco Antonini