Fabriano: Un Torneo di Burraco per sostenere la struttura Casa Emilia di Fondazione Sant’Orsola

FABRIANO- Si è svolto domenica 21 aprile un  Torneo di Burraco di Beneficenza presso il Centro Sociale Città Gentile. Il ricavato è stato interamente devoluto alla Fondazione Policlinico Sant’Orsola e alla struttura Casa Emilia- Una casa lontano da casa.
“Il calore e l’accoglienza di una casa. Questo vogliamo mettere a disposizione di chi, abitando a centinaia di chilometri di distanza, deve venire al Sant’Orsola per
trovare le cure di cui ha bisogno. Vogliamo farlo perchè ognuno possa davvero accedere alle terapie migliori e abbia la possibilità di vivere questo percorso insieme ad altre famiglie e ai nostri volontari”-  il messaggio degli operatori di Casa Emilia.

Casa Emilia è  il luogo dove Fondazione Sant’Orsola offre gratuitamente un alloggio ai pazienti e ai familiari prima o dopo ricovero o durante le terapie. Piccoli appartamenti autonomi ma anche un grande terrazzo e una sala comune dove incontrarsi e vivere la gioia di non essere soli. Operativa da settembre 2021 ad oggi,  Casa Emilia ha aperto le sue porte a oltre 463 pazienti con 19 appartamenti. “Un’opportunità fondamentale per ricevere le terapie di cui si ha bisogno,  rendendo così effettivo il diritto alla cura e donando la possibilità di vivere il proprio percorso di cura in un ambiente familiare. Grazie a Mara per il suo sostegno e a tutti quelli che al suo fianco ci aiuteranno a tenere le porte aperte per tutti quelli che ne avranno bisogno”.

Entusiasta la concittadina Mara Moretti, proprio per lei è stato organizzato questo torneo in quanto in lista di attesa per un trapianto al cuore ed ogni mese si deve recare a Bologna per le cure: “Vorrei ringraziare il Circolo Sociale Città Gentile, i commercianti, le ditte e tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa con il loro contribuito , le persone che hanno gentilmente partecipato al torneo e le amiche che mi hanno aiutato nell’organizzazione anche del rinfresco per le 13 coppie partecipanti”.

Gigliola Marinelli