“CurEduCare nell’anima e nel corpo”: A Fabriano e Matelica il Convegno Diocesano

L’11, 12 e 13 aprile Fabriano e Matelica saranno la sede del Convegno “CurEduCare nell’anima e nel corpo”, Convegno diocesano a cura dell’Ufficio per la pastorale della salute, con relatori intervenienti da Roma, Pisa, Bergamo, Fabriano. Tutti gli eventi del Convegno sono a ingresso libero. Il Convegno ha la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche ed il contributo della Fondazione CARIFAC.
Venerdi 12 pomeriggio a partire dalle 15.00 e Sabato 13 mattina dalle 9.00, le sessioni di conferenze e testimonianze saranno presso la sala conferenze del Monastero dei Silvestrini di Fabriano. Vedi tutto il programma al link: https://fabriano-matelica.it/blog/2024/04/02/cureducare-nellanima-e-nel-corpo- convegno-diocesano pastorale-della-salute/.
Giovedi 11 il Convegno apre con un bellissimo spettacolo al Piermarini di Matelica alle ore 21,00: “Immaginare Filottete, tra dei, eroi ed esseri umani” a cura dei ragazzi del Liceo Classico Stelluti di Fabriano.
Filottete parte con i Greci alla volta di Troia. È un eroe, un prode guerriero con un arco invincibile donato da Eracle. Filottete non arriverà mai a destinazione: è abbandonato nell’ isola deserta, dove la flotta fa tappa. Il suo piede, infatti, è morso da una vipera velenosa, va in cancrena e il dolore lancinante fa tanto urlare Filottete, che impedisce alla flotta dei greci di offrire i necessari sacrifici agli dei per ripartire. La regista Anna Sbaffi, maturanda al liceo classico, ha immaginato Filottete
abbandonato in una RSA, dove, dopo 10 anni, deve essere recuperato da Odisseo e Neottolemo, altrimenti, come dice l’oracolo, Troia non cadrà. I ragazzi del liceo Classico Stelluti di Fabriano hanno lavorato in questi mesi sui temi dell’abbandono, della comunità accogliente e rifiutante, del dolore e dell’accompagnamento al dolore, e poi della rinascita.
Neottolemo, il figlio del glorioso Achille, non riesce a seguire Odisseo nell’inganno per rubare l’arco invincibile. Neottolemo, un ragazzo, che non rinnega sé stesso, alla fine salverà Filottete, un adulto invelenito, tradito e deluso.
CS