Fabriano Progressista: Assemblea cittadina su Lavoro e Sviluppo

FABRIANO-Lo scorso martedì 06 febbraio si è tenuta al Dopolavoro Ferroviario un’assemblea cittadina sui temi del Lavoro e dello Sviluppo, promossa dal gruppo consiliare di Fabriano Progressista e coordinata dai consiglieri Vinicio Arteconi e Lorenzo Armezzani.
Vogliamo prima di tutto ringraziare i presenti, che hanno contribuito con i loro interventi ad approfondire i problemi della città e le possibili soluzioni: l’Associazione Commercianti del Centro Storico e la ConfCommercio, la CNA, la Fiom Cgil, l’Usb, oltre al consigliere Roberto Sorci. Assieme ai partecipanti abbiamo analizzato i problemi gravi dell’economia di Fabriano e del suo circondario: le guerre in Ucraina e in Palestina hanno tagliato i mercati e fatto esplodere i prezzi dei trasporti e dell’energia. Il bianco, che viene da una crisi di lungo periodo, e la carta sono ormai in mano a imprese multinazionali che rispondono a investitori lontani, e la pressione per mantenere alti
i profitti, dopo l’aumento dei tassi di interesse deciso dall’Unione Europea, è fortissima.
A questi problemi di rilevanza mondiale si sommano tanti problemi locali: le infrastrutture ferme, il centro storico che ha perso identità, i servizi pubblici che se ne vanno e si portano via i buoni stipendi, e quello che resta viene esternalizzato, senza nemmeno fare rete con i Comuni montani.
Tra tutti gli intervenuti, c’è la consapevolezza che il futuro del nostro territorio passa per un rilancio dell’industria, un rilancio che è possibile ottenere se la Regione, il Comune e i nostri rappresentanti in Parlamento si impegnano a mettere insieme quei tanti centri di ricerca (università e non solo) che operano nella nostra Regione, per far fare un salto di qualità alle imprese locali, ad esempio sviluppando la robotica.
Per farlo, servono strumenti appropriati, come l’Area di Crisi Complessa che centrodestra e centrosinistra continuano a non voler fare su Fabriano, nonostante il fallimento dei progetti sull’ex Antonio Merloni e nonostante lo stesso strumento funzioni sull’Ascolano senza problemi. Era stata promessa in campagna elettorale dalla Regione una ZES, una Zona Economica Speciale, che ovviamente poi è scomparsa nel nulla. Nel contempo però non possiamo non rimarcare alcune preoccupanti assenze, non solo dei partiti politici di centrodestra e di centrosinistra, ma anche della Cisl e della Uil. Il tema in questione era “lavoro e Sviluppo” un tema importante che può diventare drammatico e coinvolge tutti, nessuno escluso.
Il nostro territorio non sta attraversando un bel periodo, la crisi industriale, l’incertezza economica, l’aumento dei costi sia a livello nazionale che locale, la cassa integrazione che è esplosa nelle grandi aziende. E registriamo un silenzio assordante anche su assunzioni senza concorsi, incarichi diretti, esternalizzazioni, e sulle privatizzazione di mense e trasporti, che ha comportato aumenti di costi anche del 60%.
E allora un interrogativo ci sorge spontaneo: come possiamo agire in un contesto in cui sussiste un grave pericolo economico mentre dall’altro dobbiamo fare i conti con una subalternità di parte della società civile organizzata?

da Associazione Fabriano Progressista