Sassoferrato – “No al fotovoltaico a ridosso della chiesa storica di Sant’Ugo”

Nuovo appello del “Comitato Monte Strega” al Sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci, perché assuma pubblicamente una forte posizione di contrarietà agli impianti fotovoltaici che verrebbero istallati su molti ettari di terreno alle falde del Monte Strega, in un’area di forte interesse naturalistico. «Prenda coraggio ed esprima, con un atto formale, il proprio diniego alla trasformazione della piana del Monte Strega in una distesa infinita di pannelli fotovoltaici. Sarebbe un atto di grande valore sociale, culturale e politico per la comunità sentinate e per il suo futuro» dichiarano gli attivisti. Intanto affisso in città uno striscione per chiedere la tutela del paesaggio naturale di quest’area. Tra i motivi evidenziati dal Comitato c’è il fatto che gli impianti verrebbero a trovarsi a ridosso della Chiesa di Sant’Ugo, patrono della città, bene storico tutelato, luogo di culto e devozione, eretta nel 1731. L’edificio religioso è inserito nel Catalogo dei Beni culturali. Una struttura del XVIII secolo che prende il nome dal Santo patrono della città di Sassoferrato, il monaco silvestrino-benedettino Ugo. E’ un luogo riconosciuto, frequentato dalla comunità sentinate e visitato dai turisti. Vi giunge ogni anno, il 25 luglio, alla vigilia della festa del Patrono, la processione che si snoda per circa 5 chilometri, dalla Chiesa di Santa Maria del Ponte in Sassoferrato, fino a Sant’Ugo. La Chiesa è dedicata al beato Ugo, vissuto fra il 1230 ed il 1273. Gli sono attribuiti molti miracoli fra cui quello così detto della “fonte miracolosa”, avvenuto a Monterosso, ove ora sorge la Chiesa e dove si trova a tutt’oggi la fonte perenne. «Il perimetro della chiesa di Sant’Ugo si trova a circa 250 metri dall’impianto di fotovoltaico “Sassoferrato 2” e ad una distanza inferiore ai 500 metri da altri campi fotovoltaici previsti» denunciano dal Comitato mentre ricordano che il Decreto Legislativo 8 novembre 2021, numero 199 precisa che “… la fascia di rispetto è determinata considerando una distanza dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di tre chilometri per gli impianti eolici e di cinquecento metri per gli impianti fotovoltaici”. Da segnalare, intanto, che nei giorni scorsi si è tenuta una riunione della Conferenza dei Servizi, che avrebbe dovuto decidere in merito alla richiesta della Ditta di realizzare due impianti fotovoltaici con moduli a terra, “Sassoferrato 1” e “Sassoferrato 2”, a Fossa di Monterosso Stazione. Dopo un’ampia discussione la riunione è stata aggiornata, per un supplemento di istruttoria, a giovedì 14 dicembre. Il Comitato ha evidenziato alcuni aspetti. «C’è un rischio idrogeologico visto che siamo a pochi metri da ben tre ponti che sono stati travolti dall’alluvione del settembre 2022. L’esondazione dei piccoli fiumi ha circondato tutta l’area in cui sono previsti gli impianti. Serve la valutazione di impatto ambientale e il riconoscimento della valenza archeologica della piana di Serragualdo, già teatro delle storiche battaglie di Sentino». La battaglia è solo all’inizio con il Comitato che continua a raccogliere firme e chiede una presa di posizione forte del sindaco di Sassoferrato.

Marco Antonini