Grande successo per la Mostra Micologica Fabrianese

Si è svolta lo scorso 11 e 12 novembre la 35esima Mostra Micologica Fabrianese, situata nel Chiostro di San Venanzio ed organizzata dal Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese. Questo gruppo nasce nel 1986 con diversi soci fondatori tra i quali, rimasti attivi al momento, Quarto Bellagamba, Bernardino Gagliardi, Mauro Faraoni, Pietro Poeta, Nello Lucidi e Alberto Spinaci. Oggi il gruppo è composto da un centinaio di soci con la finalità di studiare, divulgare e preservare i funghi e il loro habitat, organizzando mostre micologiche e naturalistiche, seminari e lezioni per diffondere e sensibilizzare la cittadinanza. “In questa mostra – dichiara il presidente David Monno – è stato possibile esporre molte specie di funghi grazie alla collaborazione di tutti i soci, cercatori, allestitori ed ai nostri amici dell’A.Mi Umbria. Un ringraziamento va anche al media partner Radio Gold e a don Antonio Esposito che ci ha permesso di utilizzare un luogo magnifico come il chiostro di San Venanzio, una cornice che fa invidia a molti”. Sono state esposte 227 specie di funghi di cui alcune particolari come il Cortinarius Orellanua, fungo raro ma che sta colonizzando anche i nostri territori, velenoso e mortale e il classico Agaricus Carassai, dedicato ad un nostro amico. Erano presenti anche specie non del territorio, con il contributo dell’ A.Mi Umbria come il Lyophyllum Connatum, il Pseudohydnum Gelatinosum, il Suillus Sibiricus e il Suillus Viscidus. La mostra ha suscitato molto interesse e partecipazione non solo da parte dei residenti ma anche di zone limitrofe. Molti raccoglitori e appassionati hanno potuto visionare vari tipi di funghi comprendendone le differenze e soprattutto distinguendone le tipologie tossiche da quelle commestibili. Questo tipo di iniziativa incrementa la passione e la voglia di stare insieme, anche da parte dei giovani, che possono così iniziare ad avvicinarsi ed incuriosirsi alla micologia studiando, raccogliendo e degustando i funghi insieme e ad apprezzando maggiormente l’habitat ed il paesaggio del territorio. Stiamo assistendo a un netto cambiamento climatico che influisce negativamente sull’habitat dei funghi, che devono adeguarsi al clima, riducendo notevolmente le fruttificazioni rendendone difficile la raccolta. “Per il momento – secondo il presidente David Monno – questo cambiamento climatico si sopporta bene, ma rimane fermo il concetto che bisogna fare alla svelta qualcosa per fermare ed invertire il senso del cambiamento climatico per non andare incontro a sistemi precari di vita.” Oltre questa bellissima mostra il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese propone altre attività come lo studio e il riconoscimento delle erbe spontanee e aromatiche ed effettuerà uno studio, con conseguente esposizione del risultato, sul cambiamento climatico ed i suoi effetti sul bosco. Il gruppo offre anche corsi propedeutici per l’ottenimento del tesserino di raccolta funghi epigei nella Regione Marche ed anche aggiornamenti sugli studi nel settore micologico. “Le prospettive future – afferma Monno – sono continuare ad essere un gruppo affiatato che si diverte, studia e che si mette a disposizione dei soci e della popolazione. I funghi sono un’occasione per stare insieme in allegria, a spasso per monti e prati, in amicizia e con rispetto della natura, finendo poi intorno ad una tavola con un piatto gustoso ed un buon bicchiere di vino!”

Edoardo Patassi