Porta del Borgo vince la Disfida degli Arcieri, oggi infiorate e Borghi Medievali

Fabriano – Grande successo per la Disfida degli Arcieri, ieri sera, in piazza del Comune nell’ambito del Palio di San Giovanni Battista. La vittoria è andata a Porta del Borgo. Seguono: Piano, Pisana e Cervara. L’albo d’onore vede il Borgo con 11 vittorie, Pisana con 9, Piano con 7 e Cervara zero. Oggi, intanto, dalle ore 15 in via alla realizzazione delle infiorate artistiche. Dovranno essere ultimate entro domani alle 12 e anche per tutta questa notte potrà essere ammirato il lavoro dei maestri infioratori. Le location: Borgo a San Nicolò, Cervara a San Filippo, Piano a San Benedetto e Pisana a Sant’Onofrio (Scala Santa). Sempre oggi, dalle 15 torneo di Basket presso palestra Mazzini e dalle 18,30 in piazza del Comune, Borghi e Botteghe Medievali. Dalle 17, infine, scene di acquarelli su infiorate e borghi, a cura di Anna Massinissa, dalle ore 17

Programma Domenica 18 Giugno
Fine infiorate artistiche, 12.00
Torneo di Basket, 15:00, presso Palestra Mazzini (Si giocherà la finale per 3°/4° posto e la finalissima)
Junior band di Fabriano e Sassoferrato, 17.30, sagrato Madonna Buon Gesù
Concerto bandistico della Corpo Bandistico città di Fabriano, a seguire fino alle ore 19.30, sagrato Madonna Buon Gesù
Corteo storico, 21.30

Lunedì 19 Giugno:
Giochi popolari, 21.30, Piazza del Comune

Le infiorate
Per Porta del Borgo ha realizzato il bozzetto, dal titolo “I Fraticelli: vittime dell’inquisizione?”, Sonia Bevilacqua. “La vetrata infranta che schiude sulla rappresentazione artistica, simboleggia il sentimento popolare controverso sulla giustizia, in un episodio della storia di Fabriano. All’epoca, anno domini 1295, sotto il papa Bonifacio VIII, alcuni frati di S. Francesco diedero inizio alla setta dei Fraticelli. Un ordine di eremiti nato per seguire rigorosamente la primitiva regola di povertà predicata da S. Francesco. Vivevano in estrema povertà e questo fece guadagnare loro il favore della plebe che li aiutavano con le elemosine. Rifiutavano la gerarchia della chiesa romana e quindi avevano al loro interno i propri ministri” anticipa l’autrice.

Porta Cervara, su bozzetto di Vittorugo Sassi, realizzerà un’opera dal titolo “È un’ingiustizia però!” “Realizzare un’immagine sull’amministrazione della giustizia nel comune di Fabriano tra XIII e XV secolo, senza schierarsi emotivamente dalla parte degli inquisiti e dei condannati, non è stato semplice, perché il carattere violento del sistema giudiziario, nel periodo medievale, non poteva essere messo in secondo piano. Ne è uscita fuori un’opera probabilmente enigmatica, che spero possa promuovere, tra il pubblico, una più libera e incondizionata riflessione sul tema trattato” anticipa l’autore.

Per Porta del Piano, l’opera dal titolo “Accusatio, denuntiatio et inquisitio” è stata progettata da Rossella Baldecchi. “Dopo aver letto con attenzione il bando ho immaginato una scena ambientata nel Medioevo fabrianese che si dischiudesse svolgendo una pergamena sul cui rotolo le tre parole guida ho scritto in antica calligrafia. Quindi ho disegnato il Palazzo del Podestà, dove veniva amministrata la giustizia e, avendo letto che una forma di pena per chi uccideva con balestra o arco era legare ad un cavallo il giustiziato, ho rappresentato il poveretto a terra, al termine della corsa dell’animale dopo essere stato trascinato per le strade della città con intorno un gruppo di persone afflitte”.

Per Porta Pisana l’opera “L’accusa, la denuncia e il processo inquisitorio” è di Simone Salimbeni. Nell’immaginario dell’artista, la scena che vediamo rappresentata prende spunto dal II Libro (dei 5 che lo compongono) dello statuto chiavellesco del 1415, riguardante i malefici o cause criminali che dir si voglia. Al centro del quadro, troviamo una bellissima fanciulla dai lunghi capelli, con brandelli di vestito che scoprono il suo corpo martoriato, condannata alla flagellazione sulla pubblica piazza, per aver (secondo il Podestà in quanto amministratore di Giustizia) falsamente dichiarato di essere stata violentata da un importante Signore della città” dice l’autore del bozzetto.

Marco Antonini