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Un appartamento vista mare. La vacanza a Senigallia era una truffa. Denunciati due 40enni

I poliziotti del commissariato di Polizia di Fabriano hanno denunciato alla autorita’ giudiziaria due soggetti resosi responsabili di una truffa online particolarmente insidiosa a ridosso delle imminenti ferie estive. Una donna fabrianese, madre di famiglia, verso la fine del recente mese di aprile, ricercava nel web una soluzione abitativa in Senigallia per trascorrere, come tutti gli anni, insieme alla propria famiglia, due settimane al mare. In uno dei siti maggiormente frequentati trovava la soluzione dei suoi sogni: un appartamento “vista mare”, al primo piano, con parcheggio. Anche la richiesta economica appariva di quelle da non farsi sfuggire: complessive 1.000 euro per due settimane “pregiate” del prossimo luglio. non perdeva tempo, la fabrianese: contattava subito il cellulare riportato nella offerta al quale rispondeva un uomo con accento settentrionale. Alla richiesta del perche’ il prezzo della locazione fosse cosi’ contenuto, l’interlocutore affermava di rappresentare una proprieta’ milanese la quale aveva necessita’ di “sistemare” (nel senso di locare) subito l’unita’ abitativa dopo avere ricevuto una disdetta. Cosi’ presentata, l’occasione era di quelle da non perdere: la donna procedeva quindi ad effettuare un bonifico del 50% del prezzo richiesto su di un iban fornito dall’uomo. Il restante sarebbe stato pagato alla vigilia del periodo di locazione.

Qualcosa pero’ continuava a non tornare nella fabrianese: troppo facile e troppo conveniente l’affare. Per questo si confidava con un’amica convincendola a rispondere allo stesso annuncio per lo stesso periodo gia’ fissato. Cosi’ faceva e, purtroppo, la truffata poteva constatare che l’interlocutore telefonico con il quale aveva contrattato aveva nuovamente locato lo stesso appartamento senigalliese alla sua amica-complice, anche ad un prezzo inferiore (900 euro per le due settimane). La donna, accompagnata dalla amica, si rivolgeva quindi al Commissariato di polizia di Fabriano. Acquisita la querela con tutti i dati utili alle investigazioni, risaliva dall’iban all’istituto di credito che aveva emesso la carta ricaricabile sulla quale era confluito la somma truffata con i raggiri narrati. Tempestivamente provvedeva ad effettuare un sequestro preventivo della stessa e del suo contenuto, ammontante ad euro 550 circa. Questo sara’ mantenuto senza possibilita’ di prelievo da parte del titolare truffatore, sino alla pronuncia del giudice. Nella sfortuna, la donna si dimostrava particolarmente grata ai poliziotti per l’immediato intervento che le consentira’ di rientrare in possesso almeno di parte del denaro che riteneva perso per sempre. a seguito delle indagini esperite, il commissariato di Fabriano denunciava alla autorita’ giudiziaria due soggetti quarantenni residenti in Lombardia, entrambi con trascorsi penali per reati dello stesso tipo di quello perseguito. uno di questi risultava essere stato l’anonimo interlocutore delle richieste telefoniche e successive contrattazioni dell’appartamento senigalliese inesistente; l’altro, il titolare della carta di debito ricaricabile sulla quale confluivano i soldi truffati alle ignare vittime.

Così una nota del Commissariato di Fabriano