Settembre Organistico Fabrianese: A tu per tu con il Maestro Paolo Devito

Da più di trent’anni presente nel territorio, il Settembre Organistico Fabrianese prosegue la sua attività con nuovi progetti, non più focalizzati al mese di settembre, ma distribuiti durante l’arco dell’anno. Ne parliamo con il M°Paolo Devito, che ci illustrerà tutte le nuove iniziative organizzate in stretta collaborazione con il M°Mirella Dirminti ed in sinergia con tante realtà associative del comprensorio.

La pandemia da Covid 19 ha forzatamente fermato le vostre attività. Come state vivendo questa ripresa e con quali cambiamenti nell’ambito della vostra associazione?

Finalmente quest’anno il Settembre Organistico Fabrianese riprende la sua attività con tantissimo entusiasmo e tante novità. La principale è quella che riguarda l’associazione nella sua struttura. Dopo la scomparsa del nostro presidente “storico”, il dott. Sandro Cipriani, persona meravigliosa che è stato un grande esempio per noi da seguire, ora abbiamo un nuovo presidente, il M° Ezio Maria Tisi, musicista fabrianese, noto nei teatri di tutto il mondo, il quale ha accettato con gioia e grande entusiasmo questa nomina. Rimangono i collaboratori storici del vecchio consiglio: la prof.ssa Lucia Cola vice presidente, la dott.ssa Simona Annese segretaria, la dott.ssa Renza Pellegrini che cura tutti gli aspetti burocratici e legislativi. Inoltre salutiamo l’ingresso di due nuovi membri nel consiglio: la dott.ssa Vania Molinelli e l’avvocato Anna Mercuri. La direzione artistica è sempre del sottoscritto ed opero in perfetta simbiosi con il M° Mirella Dirminti. Per finire siamo molto orgogliosi di annoverare tra le nostre fila, confermata, la presenza del M° Juan Paradell Solè in qualità di presidente onorario.

Tante sono le sinergie che collegano il Settembre Organistico Fabrianese con altre realtà del territorio. Possiamo citarne alcune?

Esatto, stiamo collaborando in stretto rapporto con le altre associazioni presenti sul territorio, alle quali abbiamo dato la nostra totale disponibilità per creare eventi in comune. Per citarne alcune: con il gruppo degli acquarellisti, per i quali ci sentiamo in dovere di ringraziare la dott.ssa Anna Massinissa, la quale ha accettato con grande entusiasmo e spirito propositivo; con l’Ente Palio, con cui stiamo organizzando un concerto ad hoc per il periodo della “Sfida del Maglio”, in giugno; con l’Associazione Marchese del Grillo; con le corali, con le quali stiamo organizzando un evento per ricordare la figura del M° fabrianese Giorgio Spacca.

Molto importante è la collaborazione con le scuole?

E’ sempre stato un obiettivo primario quello di coinvolgere i giovani e quest’anno ci stiamo riuscendo grazie anche alla disponibilità dei dirigenti scolastici. Vorrei ringraziare i ragazzi del Liceo Artistico” Edgardo Mannucci”, i quali ci hanno messo davvero in difficoltà nel dover scegliere il nuovo logo dell’associazione avendoci proposto dei lavori eccezionali e dai quali è scaturito quello che sarà il nuovo “simbolo” che ci accompagnerà per il futuro. Un grazie enorme anche ai ragazzi dell’ I.T.I.S. “Merloni- Miliani”, i quali collaborano per l’allestimento e l’aggiornamento del nostro nuovo sito internet che sarà presente presto in rete. Un ringraziamento alla Diocesi ed in particolare don Antonio Esposito, parroco della cattedrale, per la disponibilità nell’accoglierci nelle nostre meravigliose chiese dove sono presenti i preziosissimi organi. Un doveroso grazie alla nuova Amministrazione, ed in particolare la dott.ssa Maura Nataloni, che da subito ha creduto nella nostra associazione e nel suo operato.

Grande successo hanno riscontrato le visite guidate all’organo della Chiesa di San Biagio in collaborazione con la Parrocchia di San Venanzio Martire. Come è nato il progetto “Appuntamento con il Callido”?

Tra le varie iniziative di quest’anno la prima a partire, che ha avuto subito un grande successo, è stata proprio quella denominata “Appuntamento con Callido”, ovvero visite guidate al meraviglioso organo presente nella Chiesa di San Biagio e Romualdo, datato 1791, un vero gioiellino di cui andiamo molto orgogliosi e tanto caro al nostro amato musicista fabrianese Mario Solinas. Questo progetto è nato da una intuizione di Mirella la quale ha proposto una serie di visite, a cadenza mensile, su appuntamento, completamente gratuite, nelle quali incontriamo tutti coloro che vogliono conoscere il nostro strumento (e di ascoltarlo “da vicino”), meraviglioso ed ancora ai più poco conosciuto. Le visite già effettuate sono state sempre sold out, a dimostrazione che c’è molto interesse per questo genere di letteratura musicale.

Parliamo del Concerto del Primo Maggio. Dove si terrà, possiamo dare qualche anticipazione ai nostri lettori?

Il 1° maggio, ci sarà il primo appuntamento concertistico con l’organo protagonista. Come dicevo in precedenza, tra le collaborazioni che abbiamo iniziato, c’è quella con il gruppo acquarellisti, ed è proprio con loro che abbiamo pensato ed organizzato questo appuntamento, una vera primizia per la nostra città. Durante il concerto, che effettueremo Mirella ed io, ci sarà un gruppo di artisti che lavorerà contemporaneamente sulle proprie tele, una sorta di contaminazione fra le arti musicale e pittorica. Il pubblico, che avrà la bontà di essere presente, potrà ascoltare la musica dello stupendo Callido e vedere come gli Acquarellisti lavorano, in tempo reale. Quindi fin da ora diamo l’appuntamento a tutti per lunedì 1 maggio alle ore 16:30 presso la Chiesa di San Biagio e Romualdo.

Un vostro nuovo progetto riguarda il restauro dell’antico organo del Teatro Gentile. Come stanno procedendo i lavori e quando sarà possibile ammirare l’organo restaurato?

E’ un progetto molto importante al quale stiamo dedicando molte delle nostre energie. Riguarda uno strumento, un organo portativo, tipico strumento da scena, costruito intorno al 1720 che si trova presso il Teatro Gentile, fin dai primi anni del 1900 e della cui presenza, sono sicuro, in molti non ne sono a conoscenza. Questo strumento fu espressamente richiesto dal grande operista Pietro Mascagni quando, nel giugno del 1905, venne rappresentata nel nostro teatro la sua opera più famosa, la Cavalleria Rusticana. Grazie al restauro che è in fase di avvio, presto lo potremo riascoltare di nuovo nel suo sito originale, ovvero sul palco del teatro.

Possiamo quindi concludere che la vostra associazione, pur chiamandosi Settembre Organistico Fabrianese, sta organizzando tante iniziative anche negli altri mesi dell’anno?

Sicuramente sì! Tutti gli eventi che stiamo allestendo, verranno spalmati nell’arco dell’intero anno solare, in modo da poter offrire l’ascolto del nostro strumento più volte e non limitatamente al mese di settembre come è stato per 33 anni. Aggiungo che, pur apportando questa grande novità, abbiamo deciso di conservare il nome dell’associazione che, come ho già detto, ha ben 33 anni ed è la più longeva fra tutte le manifestazioni proposte nella nostra città.

C’è un vostro sogno nel cassetto ancora da realizzare, in ambito musicale, nella città di Fabriano?

Di sogni nel cassetto ne abbiamo molti e, anche se ne abbiamo realizzati tanti, ce ne sono altri che speriamo di realizzare nei prossimi anni. Ne citiamo due fra tutti. Il primo è quello di poter riuscire a coinvolgere più giovani possibili in modo da trovare, tra di essi, alcuni che possano proseguire la nostra opera. Purtroppo, attualmente, io e la mia collega siamo gli unici organisti che vivono ed operano a Fabriano. Sarebbe meraviglioso vedere, in futuro, un gruppo di giovani che inizino il cammino che li porti a far suonare i tanti e meravigliosi strumenti di cui disponiamo. Il secondo è riuscire a valorizzare e, soprattutto rimettere in sesto con il giusto lavoro di restauro, i molti organi che sono presenti nelle nostre chiese e che ad oggi non è possibile suonare per le condizioni in cui si trovano. Stiamo iniziando con l’organo del teatro e siamo pronti a continuare, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Restaurare uno strumento dal così grande valore storico-artistico non è una cosa semplice, ma non disperiamo di riuscire a coinvolgere chi può aiutarci a farlo. Per questo motivo stiamo lavorando con così tanto entusiasmo e così alacremente, mettendo a disposizione tutte le nostre competenze, sempre e solo per il grande amore che abbiamo nei confronti del nostro strumento e della nostra città. Chissà che un domani Fabriano non possa diventare un centro internazionale di musica organistica: è quello che ci e vi auguriamo!

Gigliola Marinelli