Sicurezza del territorio: Intervista al consigliere Massimo Spreca

Un focus sulla sicurezza del nostro territorio con Massimo Spreca, Consigliere della giunta Ghergo con deleghe alla protezione civile, frazioni e borghi e sicurezza edifici comunali e scolastici.

Consigliere Spreca, la recente alluvione ed il sisma di queste ultime settimane hanno riaperto ferite ed ansie nella popolazione. State monitorando il territorio e le sue criticità per prevenire i rischi di dissesto idrogeologico?

Gli eventi di quest’ultimo periodo non ci hanno di certo aiutato, abbiamo dovuto infatti distogliere l’attenzione dal lavoro amministrativo, già molto intenso, per limitare i danni dovuti agli eventi catastrofici. L’evento del 15 settembre per fortuna ha colpito una piccola parte del territorio comunale causando comunque dei danni ingenti. Il dispositivo comunale per la gestione delle emergenze si è subito attivato secondo le linee guida del piano di protezione civile. Con il sindaco abbiamo fatto il punto della situazione, attivando subito il gruppo comunale di protezione civile e il centro operativo di Via delle Fornaci, in stretto contatto con la sala operativa regionale per monitorare la situazione. Tutta la notte i nostri volontari hanno portato soccorso alle famiglie di Albacina e Argignano ed io, insieme a loro, presidiando le zone più colpite. Questo evento ha evidenziato la necessità di porre più attenzione al territorio ed in particolare agli alvei dei nostri fiumi che soffrono dello stato di abbandono ormai da anni. Sicuramente la mossa vincente è la prevenzione, lo dimostra anche il fatto che una delle prime cose fatte l’estate scorsa è stata la rimozione degli alberi secchi più pericolosi presenti negli spazi verdi cittadini e lungo le strade. Grazie a questo intervento non abbiamo subito danni con la tromba d’aria che si è generata il giorno dopo l’alluvione. Abbiamo in questi giorni preparato e inviato in regione un progetto per fare dei lavori di messa in sicurezza di alcune zone particolarmente a rischio.

Riguardo il sisma, abbiamo perso la possibilità di usufruire del PalaGuerrieri, attualmente chiuso. Come avete organizzato il nuovo piano di emergenza e dove convoglierete la popolazione in caso di un possibile evento sismico?

Parlando invece del sisma di questi giorni preoccupa la situazione del PalaGuerrieri che è individuato in caso di eventi catastrofici come punto di ammassamento della popolazione, come avvenne nel settembre del 1997. Questa mancanza era già stata valutata nei mesi scorsi e dobbiamo rivedere il piano di emergenza comunale di protezione civile. Qualora ci sia la necessità utilizzeremo le palestre delle scuole cittadine e tutti i locali disponibili.

Frazioni e Borghi rientrano tra le sue deleghe: quali criticità sono state sottoposte alla vostra attenzione e quali piani di intervento urgenti metterete in campo nel breve periodo?

Per le frazioni stiamo procedendo con degli incontri dedicati presso i borghi stessi dove stiamo prendendo coscienza dello stato di abbandono in cui si trovano ormai da anni. In un primo momento stiamo intervenendo su tutte le situazioni di pericolo per i residenti, accertando le necessità che permetteranno di migliorare lo stato dei luoghi. Particolare attenzione sarà dedicata alla gestione ed allo stoccaggio dei rifiuti che è un problema che accomuna tutti luoghi già visitati.

Altro argomento che è molto a cuore dei cittadini riguarda lo stato di salute degli edifici scolastici comunali. Negli ultimi anni possiamo dire che si sono succedute inagibilità, totali o parziali, generando molti disagi organizzativi per docenti, allievi e personale scolastico. Com’è lo stato dell’arte e che tempistiche prevediamo per il risanamento dei plessi non agibili?

Per valutare lo stato degli edifici scolastici sono in stretto contatto con i dirigenti scolastici, abbiamo programmato degli incontri e accertato le necessità scuola per scuola, iniziando dagli interventi di riparazione in particolare nelle coperture degli edifici dove era immediatamente necessario. Durante l’estate scorsa abbiamo rimosso tutti gli alberi secchi presenti negli spazi verdi dei cortili scolastici. Per la palestra della Mazzini contiamo di poterla rende fruibile in tempi brevi.

Garantire la sicurezza di una popolazione credo non sia semplice. Di fatto, come si sostanzia il suo lavoro e secondo quali parametri una città può considerarsi veramente sicura?

Garantire la sicurezza non è semplice sicuramente ma se ci si mette impegno si possono raggiungere grandi risultati. Le battaglie vanno pianificate in tempo di pace, questo per dire che bisogna fare prevenzione, formazione e informazione alla popolazione perché non abbiamo altre armi per fronteggiare le emergenze se non intervenire a danni fatti. Fabriano può ritenersi una città sicura perché negli anni purtroppo, a seguito di eventi catastrofici, sono stati eseguiti tanti lavori di consolidamento degli edifici pubblici e privati. Esiste poi un rapporto di grande collaborazione tra gli enti che fanno parte della protezione civile nazionale Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia, Corpo di Finanza, Carabinieri Forestali e Polizia Municipale.

Quanto conta in questo ambito il prezioso lavoro della Protezione Civile?

Abbiamo acquisito una notevole esperienza nel saper gestire le varie emergenze. In questo ci aiuta il gruppo di protezione civile comunale che vanta di essere sicuramente il migliore e il più numeroso della provincia ma forse anche di tutte le Marche. Possiede attrezzature all’avanguardia e sono persone volontarie pronte ad intervenire per ogni necessità cittadina. Abbiamo inoltre potenziato la struttura formando altri 30 volontari nel mese di novembre. Nel mese di ottobre tutti gli anni si fa formazione su come gestire le situazioni di emergenza. Invito chi ha possibilità a rendersi disponibile per entrare a far parte di questo bel gruppo, perché la mossa vincente è fare squadra.

Per una vita ha servito il territorio come Vigile del Fuoco: questa esperienza professionale la sta aiutando nell’affrontare questo nuovo ruolo di protezione e cura della nostra comunità cittadina?

I Vigili del Fuoco mi hanno dato tanto. Ho gestito in prima persona tante emergenze, sia sul nostro territorio che altrove, terremoti, alluvioni e nevicate. Nella gestione delle emergenze è fondamentale l’esperienza fatta sul campo. Capire cosa significa fare squadra, sapersi raccordare con gli enti giusti. Cosa e dove chiedere aiuti non è semplice, muoversi secondo le priorità e in modo organizzato sembrano cose banali ma nel caos niente si deve dare per scontato. Mi sono pertanto messo a disposizione di questa città in un ruolo tecnico perché non mi sembrava giusto mettere tutte queste esperienze, acquisite in tanti anni, in un cassetto.

Gigliola Marinelli