Sassoferrato – Salvati dal fango dai carabinieri

Una storia a lieto fine grazie all’intervento dei Carabinieri di Sassoferrato e del Norm della Compagnia di Fabriano. Una giovane coppia Alessio Tassi, la compagna Maria Memoli e la figlia 14enne sono salvi grazie all’intervento dei militari che hanno formato una catena umana grazie all’ausilio di cinque carabinieri e del sindaco Maurizio Greci. Il fatto è successo giovedì sera poco dopo le 19:30 quando a Sassoferrato era già scoppiato l’inferno per l’alluvione. Ora Alessio si trova in ospedale a Fabriano ed ha la polmonite. In quei momenti una fortissima ondata di acqua e vento lo ha trascinato dentro una cantina. Aveva ingoiato acqua e fango. La sua compagna con la figlia si trovavano sul tetto quando lui è tornato a casa dal lavoro. «Ha cercato di raggiungerci – racconta Maria Memoli – e invece è scivolato nel seminterrato che in poco tempo si è allagato fino al tetto». Quando per Alessio sembrava che non c’era più nulla da fare la corrente lo ha trascinato verso uno sbocco d’aria. «Mi sono aggrappato a dei fili metallici, ho visto delle luci e ho iniziato ad urlare» racconta l’uomo dall’ospedale. «Ci siamo infilati i cellulari sotto i reggiseni per proteggerli e chiamavamo i soccorsi» aggiunge lei. E’ stato il comandante della Compagnia di Fabriano, Mirko Marcucci, a richiamare tutti i carabinieri in servizio e in un attimo una pattuglia è arrivata sul posto e ha sentito le urla di Alessio nella cantina bloccato da una macchina che aveva ostruito completamente l’ingresso. «I carabinieri, nonostante la pioggia che cadeva ininterrotta, sono riuscita a formare in cinque una catena umana e ad agganciare una pala ad una macchina. Così Alessio è stato salvato ed è uscito da quella cantina bloccato. Non smetterà mai di ringraziarli» conclude la donna. Ora lui si trova ricoverato in ospedale, la ragazzina è caduta da un’altezza di 3 metri, ha riportato alcune contusioni, ma adesso sta bene. Hanno perso casa ma sono vivi ed è questo che conta.

Marco Antonini 

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