Castelletta ha nuovamente la sua chiesa parrocchiale e la Croce astile del XIII secolo

Fabriano – Castelletta ha nuovamente la sua chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria sopra Minerva. Il vescovo Massara, infatti, nei giorni scorsi ha celebrato Messa con il parroco, don Leopoldo Paloni e con don Giuseppe Trappolini per la riapertura della chiesa del paese. Nel principale luogo di culto della frazione alle pendici di Monte San Vicino, sono stati effettuati diversi lavori post sisma. Prima grazie al finanziamento statale tramite ordinanza 32 la chiesa è stata messa in sicurezza per un importo complessivo di circa 40mila euro. Poi, una volta terminati i lavori, sono emersi, in un successivo sopralluogo, dei problemi ad alcune travi nel tetto. La Diocesi di Fabriano-Matelica ha chiesto aiuto alla Cei che, con il “Fondo Straordinario Sisma”, ha finanziato l’intervento con 70 mila euro proprio per sistemare il tetto. Ad aggiudicarsi il lavoro l’impresa Mg Restauri di Basciano (Teramo) che ha effettuato intervento risolutivo aggiungendo la guaina nel tetto, poi mettendo in sicurezza in vicino campanile della chiesetta di Santa Maria in Costantinopoli attraverso cerchiatura. Quando il tutto sembrava terminato è arrivata una sorpresa. Il parroco, Don Leopoldo Paloni, grazie alla Comunanza Agraria, è riuscito a finanziare l’intervento di recupero di una decorazione ottocentesca situata nelle pareti laterali della chiesa. Ora che il restauro è finito la chiesa è ancora più bella. In occasione della riapertura, inoltre, la Croce astile, raro esemplare del XIII secolo, uscito, con molta probabilità da una bottega specializzata umbra o toscana, che si trovava nel Museo Diocesano di Fabriano, è tornata a Castelletta, con parere favorevole della Sovrintendenza. Per questo motivo la chiesa è stata dotata di telecamere e sistema di allarme.

Marco Antonini