Linea Fabriano-Pergola, traffico e inquinamento. Dibattito aperto
Riapre la linea ferroviaria Fabriano-Pergola, tante le questioni sul tavolo per non ritornare indietro nel tempo quando il traffico, al Borgo, zona via Martiri della Libertà, andava in tilt anche per 15-20 minuti per colpa del passaggio a livello chiuso. Ad accendere i riflettori su queste tematiche è Mauro Bartolozzi, presidente Confcommercio Fabriano. “Finalmente qualcosa si muove per la messa in sicurezza della tratta, sporca, abbandonata e pericolosa dal punto di vista sanitario” esordisce. Secondo lo storico commerciante fabrianese “da quando la tratta è stata chiusa, nel 2014, di cose ne sono cambiate molte nel quartiere Borgo”. E’ arrivata prima una grande rotatoria, poi attività commerciali tra via Brodolini e la strada che conduce a Marischio “e nuove attività apriranno a breve”. Nella zona si trovano pure Croce Rossa e Croce Azzurra e l’istituto comprensivo Marco Polo. La riattivazione della linea Fabriano-Pergola andrebbe vista in un contesto più ampio. “Serve una corretta gestione del traffico – dice Bartolozzi – quindi trovare il modo di non mandare in tilt la viabilità. La soluzione? Un sottopassaggio per le auto in prossimità del passaggio a livello del Borgo (foto), come previsto dai Piani della mobilità di più di 20 anni fa”. Un altro spunto di riflessione è l’inquinamento. “In questa linea transiteranno treni che inquinano di più rispetto ai moderni regionali, quindi c’è il rischio di un aumento di casi di sforamento di polveri sottili. Discorso diverso se si riuscirebbe ad elettrificare la linea, negli anni, come sta avvenendo lungo la Civitanova-Albacina”.
Traffico e inquinamento, quindi, i due temi da approfondire. Discorso a parte a Marischio. Con i passaggi a livelli chiusi (sia quello a Marischio paese che l’altro nella zona industriale) il paese, in quei minuti, resterebbe isolato e i mezzi di soccorso non avrebbero una strada percorribile per arrivare in frazione. Un problema che era particolarmente sentito negli anni d’oro quando passavano molti treni. Peccato che la strada di terra che dal Borgo arriva in via Della Vena non è stata mai sistemata.
Olindo Stroppa
Sulla vicenda interviene anche Olindo Stroppa, consigliere comunale di Forza Italia. “Vale la pena impiegare milioni di euro per una tratta destinata a pochi treni turistici mensili? Vorrò vedere nei mesi invernali quanti turisti faranno un viaggio in treno a scopo turistico – dice Olindo Stroppa. – In questo momento sarebbe più produttivo e utile alle aziende completare la Pedemontana che unisce Fabriano a Cagli, via Sassoferrato”. Secondo Stroppa “l’emergenza che ha la zona montana è quella di creare vie di comunicazione che consentano rapidi spostamenti per le merci e che tolgano le aziende dall’ attuale isolamento in cui versano e non spendere in manutenzione per una linea difficilmente redditizia. Sicuramente non saranno i 200 turisti ogni 15 giorni che giungeranno in treno a risolvere i problemi economici del nostro territorio. Il rischio è di investire soldi pubblici per un’opera che nel giro di pochi anni rimarrà abbandonata come lo è oggi la vecchia ferrovia, in quanto i costi di manutenzione di una tratta ferroviaria richiederà un investimento economico che difficilmente potrà essere sostenuto”.
Marco Antonini