ANNULLATA L’EDIZIONE 2020 DEL PRESEPE VIVENTE DI GENGA
di Marco Antonini
Genga – E’ stata annullata l’edizione numero 37 dello storico presepe vivente di Genga. La rappresentazione natalizia grande circa 30mila metri quadrati, di fatto la più grande al mondo per estensione, dà appuntamento all’anno prossimo. La pandemia da coronavirus ha fermato anche una delle principali attrazioni del Natale nell’entroterra. Meglio evitare assembramenti nelle due date in programma, il 26 e il 29 dicembre, vista la grande affluenza che ogni anno si registra per ammirare i 300 figuranti posizionati fino alla grotta dove sorge il Tempio di Valadier. Un evento che si ripete a Genga dal 1981. Soldati romani, pastori, artigiani, popolo, lungo il sentiero nel bosco, luci e suoni rendono davvero suggestivo l’ambiente, fino a entrare nella gola dove si può godere di uno spaccato della vita quotidiana in Palestina ai tempi della nascita di Gesù. Il tutto con un fine solidale: il ricavato è sempre andato in beneficenza. Sono oltre 400mila le persone che in questi anni sono arrivate a Genga. “Con rammarico vista l’attuale situazione sanitaria – riferiscono dall’associazione Amici del presepe – quest’anno il presepe non ci sarà. Realizzare un corretto distanziamento sociale in un contesto e location così particolari è impossibile. Non ce la sentiamo quindi di rischiare la salute di chi ci visita. Un abbraccio virtuale a tutti voi, nella speranza di poterci tornare presto ad abbracciare davvero e senza preoccupazioni”. Già lo scorso anno si erano registrate le prime difficoltà per il Presepe vivente di Genga per le nuove norme in materia di sicurezza che hanno comportato un contingentamento delle presenze. L’ingresso, infatti, è stato limitato a 800 persone, compresi i trecento figuranti, in contemporanea nel perimetro della rappresentazione lungo un chilometro e mezzo. Questo ha comportato il formarsi di lunghe code, durante la prima rappresentazione e la decisione degli organizzatori di annullare la seconda rappresentazione. Si attendono conferme ufficiali anche sul possibile annullamento degli altri presepi viventi che si svolgono nel comprensorio.