UIL AL COMUNE DI FABRIANO: “LA SICUREZZA VA PERSEGUITA CON ATTI CONCRETI”
Fabriano – Pubblichiamo il comunicato stampa del sindacato Uil Fpl – Segreteria Regionale Ancona-Marche inerente il Comune di Fabriano.
La nota
Come UIL FPL, visti i recenti commenti, purtroppo fuorvianti dell’Amministrazione comunale nei confronti di dipendenti e cittadini, sottolineiamo che la tensione non esiste e non esiste alcun abbaglio del sindacato, come invece afferma il Sindaco Santarelli in un suo recente post.
Se le direttive governative sono quelle di “non abbassare la guardia” e allo stesso tempo è corretto e urgente riavviare le aperture al pubblico degli uffici, questo non può che avvenire, come stanno attuando altre Pubbliche Amministrazioni locali e vicine, nel rispetto delle regole relative alla prevenzione della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro e di accesso del pubblico nel Comune di Fabriano con riguardo alla salute dei dipendenti, ma soprattutto, di tutti cittadini che fruiranno dei servizi comunali, ancorché con regole di e modalità di accesso nuove. Non a caso, sia le precedenti direttive del Ministero della Funzione Pubblica come anche il recente DPCM 17 maggio 2020 richiama e fa propri i protocolli nazionali del 03.04.2020 (specifico per le Pubbliche Amministrazioni in cui si prevede il confronto della singola pubblica amministrazione con il sindacato) e quello del 24 aprile per tutti i luoghi di lavoro.
E il Comune di Fabriano, quale ente territoriale e di prossimità alla cittadinanza, deve certamente dare il buon esempio e tutelare la comunità fabrianese con misure di controllo e sicurezza condivise con il sindacato e con le rappresentanze del personale dipendente. Misure di sicurezza per i cittadini e per i lavoratori Il Comune deve essere il primo a dimostrare che le regole vanno rispettate. Anche il Decreto Rilancio, tanto atteso, non realizza affatto un “tana libera tutti” come si potrebbe essere portati a pensare, ma stabilisce che la Pubblica Amministrazione deve rivedere le attività indifferibili per consentire il riavvio del tessuto produttivo ma allo stesso tempo conferma lo smart working quale modalità ordinaria di effettuazione della prestazione lavorativa nella PA, attraverso un investimento su tecnologie, formazione e dematerializzazione dei procedimenti. Su questo il Sindacato è pronto da tempo alla sfida. Se è così semplice riorganizzare gli Uffici comunali per la riapertura ci chiediamo come mai, fin dall’inizio del periodo emergenziale, il Comune di Fabriano non è stato in grado di programmare un incontro (in modalità da remoto) per dialogare e confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori, come invece prevedono proprio i protocolli nazionali di sicurezza, in particolar modo quello del 03 aprile scorso.
In sostanza come UIL FPL abbiamo correttamente diffidato l’Amministrazione comunale affinché si attuasse quanto previsto dalle norme nazionali sulla Sicurezza e Salute nei luoghi di Lavoro, sapendo che i luoghi di lavoro del Comune rappresentano la “casa comunale dei cittadini fabrianesi”, una casa che viene visitata e che va quindi tutelata e resa idonea con delle misure di sicurezza, se vogliamo, ancora più marcate rispetto a quelle obbligatorie nelle aziende private. Questo perché riteniamo che si possa fare tutto, chiudere, riaprire, organizzare a fasi, a turni, ma tutto va fatto con procedure valutate, condivise e soprattutto realistiche e in presenza dei dispositivi di protezione individuale e delle sanificazioni ed intensificazioni di pulizia necessarie. Ne va di una responsabilità sociale e diretta di legge del Datore di lavoro. La diffida UIL FPL è stata inviata all’Amministrazione poiché teniamo alla salute dei dipendenti e dei cittadini e proprio perché la riapertura al pubblico va fatta in sicurezza, presto e bene. E l’abbiamo inviata anche perchè sappiamo che sono stati richiamati in servizio di presenza solo alcuni dipendenti senza una reale ed organica programmazione ma soprattutto senza che all’interno della struttura fossero applicati i protocolli di sicurezza necessari a fronteggiare la pandemia, nonostante dai primi giorni di Aprile sia stata incaricata una specifica società per occuparsi del servizio di prevenzione e protezione. E’ lo stesso Sindaco che, con le sue parole, conferma purtroppo il ritardo quando afferma che: “Il nostro RSPP ha già eseguito un sopralluogo e attendiamo che stili delle indicazioni per il rientro scaglionato dei dipendenti”. E se lo stesso Sindaco afferma che sono i dipendenti ad aver chiesto in alcuni casi di rientrare, è chiaro come proprio i dipendenti sono i primi a voler “riattivare al pubblico i servizi” e lavorare per i cittadini. Ma il compito del Comune è quello di riaprire in sicurezza per tutti. E su questo la UIL FPL sarà attenta, senza sconti a nessuno e soprattutto pronta sin da ora ad incontro in modalità da remoto come previsto dalle norme. Nessuna tensione quindi ma rispetto delle regole e soprattutto tutela della salute, sottolineando che il lavoro pubblico non si è mai fermato (così anche il Ministro della PA nella Direttiva n.3 del 04 maggio scorso), ha solo mutato la sua modalità ed organizzazione di espletamento.