LAVORI PER 26MILIONI DI EURO SUI BINARI DEL CENTRO ITALIA
di Marco Antonini
Fabriano – Nonostante sulla linea ferroviaria Fabriano-Ancona e Fabriano-Civitanova circolino poche coppie di treni ogni giorno causa coronavirus, il 2020 è l’anno di grandi lavori lungo i binari del centro Italia per ben 26milioni di euro. 11,2 milioni verranno spesi sulla tratta che collega Marche a Umbria e Lazio; 15milioni su quella che unisce Fabriano a Macerata e a Civitanova Marche. Riguardo alla linea Orte-Fabriano-Falconara, da alcuni mesi, è stata avviata la prima fase dell’attivazione di un binario su un nuovo tracciato in variante lungo la Spoleto-Campello, in Umbria, per una spesa di 5milioni di euro. Due milioni, invece, verranno spesi per il rinnovo della linea della tratta Trevi-Campello. Particolare attenzione è data da Rfi, ai deviatoi, quelli che chiamiamo solitamente “scambi” per gestire, nel modo ottimale, la circolazione dei treni. Ne verranno rinnovati sette nella stazione di Foligno per 1 milioni di euro; due nella stazione di Guincano (Terni) per 200mila euro e 3 nella stazione di Serra San Quirico per 400mila euro di spesa. Complessivamente sono 12 i deviatoi rinnovati lungo la linea che collega Ancona a Roma. Rfi investirà 2 milioni di euro per il rinnovo della linea di contatto lungo la tratta Jesi-Jesi interporto – Falconara e 600mila euro per il miglioramento sismico di 3 posti situati lungo tutto il tracciato.
Sulla linea Albacina-Civitanova Marche, invece, sono in corso da alcuni anni i lavori per l’elettrificazione di tutta la linea che verrà completata nei prossimi 5 anni. Nelle stazioni di Morrovalle, Corridonia, San Severino e Tolentino sono stati avviati lavori per la costruzione di sottopassaggi, nuovi marciapiedi e pensiline per una spesa totale di 5milioni di euro. Serviranno almeno 2 milioni di euro per l’attivazione del nuovo sistema di sicurezza “Controllo marcia treno”, che serve per mantenere ancora più sotto vigilanza elettronica il comportamento del personale di macchina dei treni. Da ricordare come, entro il 2025, verrà rinnovata la flotta dei treni regionali con l’arrivo di 26 nuovi treni, compresa la sostituzione con treni elettrici di tutti i treni diesel a seguito dell’elettrificazione della linea Civitanova-Albacina. Diversi gli interventi chiesti, da anni, dai pendolari. I marciapiedi, ad esempio, o troppo bassi per gli attuali treni e la stazione è sprovvista di ascensori e scale mobili. Questo rende difficile raggiungere gli altri binari a persone anziane, con difficoltà, o semplicemente appesantite dai bagagli. C’è poi il problema della notte. Da tempo, infatti, la stazione dovrebbe essere chiusa, eppure l’atrio è spesso abitato da senzatetto che, soprattutto d’inverno, si riparano dal freddo. Prima dell’emergenza Covid-19 che ha rivoluzionato anche i trasporti ferroviari – oggi ci sono 5 coppie di treno che fanno Ancona-Fabriano andata e ritorno e sei coppie Fabriano-Civitanova andata e ritorno, i numeri erano alti. Trenitalia ha contato che, nel 2019, sono stati 6.350 i passeggeri che, quotidianamente, hanno preso il treno a Fabriano. 4.150 sulla direttrice Orte-Falconara; 2.200 sulla linea Albacina-Civitanova. Il treno più frequentato l’anno scorso è stato quello che parte alle 7,02 da Civitanova e arriva nella città della carta due ore dopo.