CINQUE NUOVI CASI ACCERTATI OGGI: 4 A FABRIANO, 1 A SASSOFERRATO

di Marco Antonini

Fabriano – Un caso positivo, oggi, 24 marzo, a Sassoferrato. Sono 11, quindi, le persone affette da Coronavirus nella città sentina, comprese le due purtroppo decedute. L’ultimo caso, quello emerso stamattina, riguarda un anziano residente che sarebbe stato a contatto con una persona risultata positiva recentemente. E’ ricoverato in ospedale. Quattro, invece, i casi accertati, sempre oggi, a Fabriano. Salgono, così a 31 i tamponi Covid-19, nella città della carta dove ci sono più di 130 persone in quarantena. Per alcuni la quarantena è in scadenza nei prossimi giorni, tra domani e dopodomani. Situazione stabile nelle altre città dell’Ambito Territoriale 10. Attualmente all’ospedale Profili sono presenti complessivamente cinque persone contagiate con il Covid-19. A Cerreto D’Esi, i casi sono fermi a due, compreso un decesso. Zero Covid-19 positivi a Serra San Quirico e Genga.

Di seguito i numeri utili messi a disposizione della cittadinanza per eventuale supporto psicologico:

Associazione Alzheimer Marche Onlus, di concerto con i Comuni di Sassoferrato e Genga e l’ Ambito Sociale Territoriale n. 10:
dal lunedì al venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 (371 – 3215869)

Ambito Sociale Territoriale n. 10:
dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:30 alle ore 18:00 (349/6307021);
dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 12:00 (320/5565024);
dal lunedì al sabato, dalle ore 14:00 alle ore 16:00 (328/9045224);
lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 15:00 alle ore 19:00 (348/8930674).

Sono 1.011 le persone positive al coronavirus, ricoverate nei vari ospedali della regione. Emerge dal bollettino di aggiornamento della situazione diramato dal Gores (Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie). Sono 149 i degenti in terapia intensiva, 118 in semi-intensiva, 575 in altri reparti non intensivi, 169 quelli ricoverati in area post-critica; 105 finora le persone dimesse e 8 quelle guarite dal coronavirus, mentre i decessi aggiornati a ieri sono 230. Nella regione i casi di positività sono saliti a 2.736 (oggi 185; 4.493 negativi) su un totale di 7.229 tamponi. La provincia di Pesaro Urbino registra il maggior numero di contagi (1.371), seguita da Ancona (751), Macerata (368), Fermo (139) e Ascoli (64). Tra i ricoverati in terapia intensiva 36 sono nell’azienda ospedaliera Marche Nord, più altri 7 a Urbino, 38 a Torrette di Ancona, 15 a Jesi e 11 a Camerino. In isolamento domiciliare 5.397 persone, di cui 557 operatori sanitari.

Controlli dei carabinieri, 41 denunce

Continuano i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ancona, anche in ossequio alle direttive impartite dal locale Prefetto, volti a far rispettare le disposizioni governative per il contrasto ed il contenimento del diffondersi del virus Covid-19. Nel corso dei servizi di ieri, che hanno visto dispiegati in provincia oltre 200 Carabinieri, sono state controllate 743 persone e 452 esercizi. Complessivamente 41 le persone denunciate ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale (14 la Compagnia Carabinieri di Ancona, 13 Senigallia, 10 Jesi, 2 Osimo e 2 Fabriano) di cui tre anche per false attestazioni a Pubblico Ufficiale e una per detenzione ai fini di spaccio. Molti sono i cittadini che ancora non sono entrati in piena sintonia con le restrizioni necessariamente imposte. La riprova ne è data dai controlli operati dalla Compagnia di Ancona lungo la trafficata via Flaminia, all’altezza dello scalo ferroviario di Palombina, dove, durante il pomeriggio di ieri, per circa due ore, è stato predisposto un posto di blocco con il controllo di tutti i mezzi in transito. In quel breve lasso di tempo, sono stati identificare più di 250 persone, acquisite 196 autocertificazioni che saranno minuziosamente controllate per verificarne la fondatezza, nonché denunciare 5 persone per aver violato l’art. 650 del Codice Penale. A Corinaldo, invece, i Carabinieri hanno fermato una Opel Corsa con a bordo tre giovani del fermano, che asserivano di essersi spostati per fare una passeggiata. L’atteggiamento ha insospettito i militari che hanno quindi perquisito il mezzo rinvenendo, nel vano porta oggetti centrale e in quello posto nello sportello lato guida, due involucri contenenti 12,6 grammi di Hashish, oltre a 240 euro in contanti. Infine, i Carabinieri di Chiaravalle hanno denunciato due uomini sia per il 650 che per false attestazioni a Pubblico Ufficiale, in quanto controllati domenica in quel centro riferivano di essersi recati a fare la spesa in un supermercato che in realtà in quella giornata è risultato chiuso.

Ammortizzatori sociali

Ammontano per ora a 33,1 milioni di euro le risorse assegnate alla Regione Marche dal Ministero del Lavoro per la cassa integrazione in deroga per i datori di lavoro ed i lavoratori che non possono ricorrere alla tutela ordinaria in seguito all’emergenza generata dal Covid 19. Ora si aspetta l’approvazione degli ultimi atti necessari del Ministero e dell’Inps per poter procedere alla raccolta delle domande. “Si tratta – spiega l’assessore Bravi – della ripartizione di una prima tranche del totale delle risorse a disposizione. Alle Marche spettano in questa prima battuta 33,1 milioni di euro, ai quali si dovrebbero aggiungere, con un secondo riparto e se i criteri adottati finora per la ripartizione verranno confermati, oltre 50 milioni di euro. A questi si affiancheranno inoltre i 27,2 milioni di euro dei fondi residui degli ammortizzatori in deroga frutto della gestione degli anni pregressi da parte della nostra Regione di cui aspettiamo lo sblocco da parte del Ministro Catalfo. Le risorse necessarie per sostenere i lavoratori ed i loro datori in questo drammatico momento non mancano. Nel complesso, sulla base di stime prudenziali , dovremmo arrivare ad oltre 100milioni di euro per circa 67mila lavoratori non coperti da ammortizzatori sociali. Aspettiamo al più presto il completamento degli iter necessari per distribuire queste risorse sul territorio, non c’è tempo da perdere, le famiglie sono in sofferenza e dobbiamo poter garantire loro un minimo di tranquillità almeno sul fronte economico”. Le domande per la Cassa Integrazione in deroga potranno infatti essere presentate non appena saranno pubblicati il decreto interministeriale di ripartizione delle risorse tra le Regioni e la circolare dell’Inps per le procedure attuative. Prima di questi atti non è possibile caricare le domande sul Sistema regionale Co Marche.  Senza questi provvedimenti infatti le misure previste nel decreto Cura Italia e la conseguente Intesa a sostegno dei datori di lavoro e i lavoratori sottoscritta dall’assessore al Lavoro Loretta Bravi con le associazioni e le parti sociali venerdì scorso, non possono partire.

Coldiretti Marche

Un patto tra tutti gli attori dell’agroalimentare per affrontare l’emergenza Coronavirus. Una vera e propria alleanza salva spesa Made in Italy che vede impegnati agricoltori, industrie alimentari e distribuzione commerciale delle Marche per garantire regolarità delle forniture alimentari ai cittadini e a combattere qualsiasi forma di speculazione sul cibo dai campi alle tavole. L’iniziativa è stata promossa da Coldiretti e Filiera Italia insieme ai grandi gruppi della distribuzione commerciale. “La filiera alimentare – sottolinea Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – sta dimostrando di essere la spina dorsale della nostra società, continuando a garantire i beni di prima necessità per tutte le famiglie marchigiane ed italiane. Agricoltori, allevatori, vivaisti e tutte le altre componenti dell’agroalimentare regionale sono ogni giorno ancora al lavoro per garantire cibo sicuro, presidio del territorio e cura del paesaggio di cui ci auguriamo torneremo presto a goderne tutti. Il modo migliore per ringraziare tutte queste persone del loro sacrificio e forte senso di responsabilità è uno solo: ogni volta che puoi chiedi, compra, trasforma, distribuisci prodotto locale”. La richiesta al Governo e alle autorità pubbliche è di sostenere il settore nel lavoro di rifornire gli italiani dei beni essenziali, con provvedimenti semplici e chiari che permettano con la massima sicurezza possibile la continuità della raccolta, della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti di largo consumo. “Noi – si legge nell’appello di Coldiretti a cittadini e Istituzioni – dal canto nostro faremo la nostra parte vigilando insieme per premiare e valorizzare chi lungo la filiera adotti pratiche commerciali corrette e trasparenti. Escludendo e denunciando chiunque possa pensare in un momento così delicato di speculare o approfittare di situazioni di carenza o di eccesso di prodotto abbassando il prezzo ingiustificatamente sui prodotti più richiesti”.