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ASPETTANDO IL VERO CAMBIAMENTO – DI OLINDO STROPPA

di Olindo Stroppa, consigliere comunale Forza Italia Fabriano

Ho assistito via Streaming all’autocelebrazione dell’Amministrazione Comunale avvenuta lunedì 18 novembre presso i locali del Cinema Montini. Fra i vari argomenti quello che più mi ha colpito è stato quello illustrato nella slide “Denaro restituito ai Fabrianesi” dove si elencano una serie di provvedimenti che ritengo giusti, come il rientro delle morosità e la riduzione Imu sui terreni edificabili. Mi sembra però fuorviante il messaggio, in quanto non sono denari restituiti ai Fabrianesi ma solo normali atti amministrativi, nessun euro è caduto nelle tasche dei cittadini. Ho assistito alle autocelebrazioni di importanti eventi avvenuti nel 2019 nella nostra città, molti dei quali organizzati da associazioni esterne alla amministrazione.
Nonostante queste considerazioni dico “bravi!”

E’ stato un anno fortunato, con importanti eventi quali l’Annual Meeting Unesco, la mostra del Gentileschi, Fabriano in Acquarello, che hanno portato a Fabriano numerosi turisti, alcuni di questi eventi si ripeteranno nel 2020, altri no, quindi giusto esultare ma doveroso riflettere. Riflettere su un 2019 che ha visto: una situazione economica dove sono state più le attività produttive che hanno chiuso i battenti rispetto alle nuove aperture, famiglie che stanno vivendo nelle incertezze di aziende come Whirlpool, J&P, Cartiere Miliani, crisi del settore del commercio, aumento della disoccupazione, smembramento dell’ospedale con la chiusura del centro nascite e del reparto pediatria, carenza di personale negli altri reparti e la ridicola dichiarazione del presidente di Regione che dice che dobbiamo essere felici perché con le nuove eli-superfici avremo l’ Ospedale di Torrette sotto casa. Non abbiamo più notizie sul completamento della SS76 tratto Albacina- Serra S.Quirico, la ricostruzione post sismica ormai dimenticata da tutti con centinaia di famiglie ancora fuori casa. Ripeto di nuovo “Bravi!” E’ stato un anno fortunato.

Mi aspettavo un incontro per discutere di questi argomenti che toccano da vicino i problemi dei cittadini, un incontro dove oltre alla autocelebrazione si cercasse di trovare delle soluzioni che venissero incontro alle difficoltà delle attività commerciali e artigianali, vista anche la maggiore disponibilità economica da parte delle casse comunali grazie al blocco dei mutui e alla possibilità di poter usare l’avanzo di amministrazione, promettendo almeno di ridurre la tassa Tari, che per questi soggetti lo scorso anno è stata aumentata di circa il 15%. Non si può far passare inosservata la dichiarazione del presidente di Confcommercio che traccia un quadro poco rassicurante per il commercio cittadino, che dopo l’annuncio della chiusura di tre esercizi commerciali storici, comunica che in vista delle due temute scadenze fiscali di Dicembre 2019 e giugno 2020 “sarebbero almeno una decina i locali in odore di stop definitivo”, coinvolgendo anche settori di vasta utenza. Sicuramente qualcuno leggendo penserà “ecco il solito rompiballe, al quale non va bene niente”. No! Non è questa la mia intenzione, vuole solo essere un invito a riflettere sulla realtà, siamo a metà mandato e ancora stiamo aspettando il cambiamento.