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CORSA CONTRO IL TEMPO, ULTIMO GIORNO PER SALVARE DIABETOLOGIA

di Marco Antonini

Corsa contro il tempo per salvare Diabetologia. La direzione di Area Vasta2, in via Turati, sta cercando una soluzione per evitare di dover chiudere il servizio presso il Distretto Sanitario, già da domani. L’obiettivo degli uffici è quello di prorogare i contratti a uno o due tempi determinati già in servizio in uno degli ospedali della provincia o quello di trasferire provvisoriamente un professionista da un altro ospedale fin quando la situazione non si normalizzerà per riaprire dopo il ponte di Tutti i Santi. Il direttore, Maurizio Bevilacqua, dovrebbe sciogliere le riserve questa mattina. Un’emergenza dopo l’altra, in campo sanitario, sta mettendo a dura prova il Fabrianese tanto che un gruppo di attivisti hanno già organizzato, per sabato mattina, alle ore 10, una manifestazione di protesta, in Piazza del Comune, per dire no alla chiusura della Diabetologia.

Sulla vicenda l’opposizione alza la voce. “Chi ricorre al servizio sa che la malattia, che se ben controllata, permette al paziente una vita normale, ma se al questo non avviene può portare a gravi complicanze. Per evitarle – dichiara Olindo Stroppa, consigliere comunale Forza Italia – è indispensabile che i controlli vengano effettuati regolarmente. Chiudere il centro di Fabriano è assurdo. Il più vicino è a Jesi, a 40 chilometri, dopo i cantieri della 76. Non possiamo permetterci la perdita di un altro pezzo della nostra sanità. Ho l’impressione che si stia smembrando i vari reparti e che il futuro del nostro ospedale sia quello di diventare una Rsa, Residenza sanitaria assistenziale. Asur e Regione Marche devono dirci, senza peli sulla lingua, qual è la situazione del nostro ospedale, quali saranno le prossime assunzioni previste e possibilmente i tempi di tali assunzioni”.

Anche le parti sociali monitorano la situazione e non escludono manifestazioni di protesta. Il sindacato UIl Fpl Marche parla di “atteggiamento poco da parte dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale e della Direzione dell’Area Vasta 2 che da diverso tempo persiste con un sempre crescente impoverimento di operatori nei confronti dell’ospedale di Fabriano. Le criticità, infatti, riguardano anche i reparti di Ortopedia, Otorino e Oculistica con tanti cittadini che si vedono costretti ad emigrare verso la vicina Regione Umbria con tutti i disagi per una popolazione sempre più anziana e più bisognosa di cure”.

Elena Leonardi, consigliere regionale Fratelli d’Italia, attacca: “C’è stata una riorganizzazione sbagliata – denuncia – e Fabriano sta pagando troppo. Vanno rivisti i tagli e la legge che impone la soppressione del punto nascita perché il parametro numerico va bene solamente per le grandi città e non per l’entroterra che già soffre di suo”. Sul reparto di Diabetologia a rischio chiusura, da novembre, per carenza di personale, Leonardi evidenzia che “è mancata una pianificazione del lavoro e delle assunzioni già da molti anni. A livello regionale faremo sentire la nostra voce per difendere questo ospedale, un fiore all’occhiello per tutto il comprensorio.”

Scompare il posto fisso

All’ospedale Profili scompare il posto fisso. Quello che una volta era il posto sicuro e una delle poche certezze della vita, ora diventa sempre più precario, come in quasi tutte le professioni. Arriva la carica dei tempi determinati. Queste le percentuali che si riferiscono all’entroterra fabrianese: 23% di medici, 20% di infermieri e 57% Operatori socio-sanitari, tutti in aumento. I sindacati: “E mancata la programmazione del personale necessario e i reparti si svuotano”. Le parti sociali chiedono l’inversione di rotta e una più attenta pianificazione perché “la riorganizzazione del sistema salute da parte di Area Vasta 2 si è basata anche sul depauperamento di risorse umane ed economiche tali da impoverire sempre di più i servizi. A rimetterci in maniera massiccia è stato il territorio di Fabriano sicuramente particolare e complesso per la sua natura geografica, di posizione e di conformazione”.