PAPA’ IN SALA OPERATORIA AL PROFILI PER IL PARTO CESAREO

di Marco Antonini

Fabriano – L’ospedale Profili è strategico: è uno dei pochi in Italia dove un papà può entrare in sala operatoria per assistere al parto cesareo. Una possibilità non di poco conto per permettere al babbo di stare vicino alla sua donna e vedere il momento il cui la creatura vede la luce per la prima volta. Ad annunciare questa novità il reparto guidato dalla dottoressa Marta Mazzarini. In Italia, nella maggioranza degli ospedali, non è permesso ai papà di assistere al parto cesareo. Mentre all’estero è possibile, in Italia c’è ancora tanto da fare in merito. Il cesareo, infatti, è considerato un’operazione a tutti gli effetti e soprattutto per problemi legati a questioni igieniche è vietato assistere. Ovviamente il papà può assistere se è un cesareo d’elezione o programmato e non d’urgenza. Alcune strutture concedono l’ingresso in sala operatoria: Fabriano, quindi, si inserisce tra quelle dove ciò è permesso: Biella, in Piemonte, Carpi e Guastalla in Emilia Romagna, Milano, Lucca, Roma e Latina, Salerno, Cagliari solo per citare alcune grandi città.

Una possibilità che renderà contenti molti genitori che ricorderanno quel giorno per tutta la vita. Tra le altre novità messe a punto dal team coordinato dalla dottoressa Mazzarini il parto dolce con la sala travaglio allestita con ogni confort per rendere meno doloroso possibile quel lasso di tempo, che può durare anche 18 ore, che conduce al parto vero e proprio; la parto analgesia che era bloccata da molti anni e il completamento del doppio turno ostetrico h24. Questo vuol dire che l’ostetrica è sempre vicino alla donna che sta per mettere al mondo il suo bambino. “Qui – riferiscono dal reparto al secondo piano del Profili – si nasce in tutta sicurezza, in un ambiente che molte neo mamme, al momento delle dimissioni, hanno definito spettacolare per il calore umano e all’avanguardia per le tecniche usate”. Negli mesi scorsi, grazie a una riorganizzazione di tutti gli spazi ospedalieri a seguito del terremoto, sono stati riassegnati ad Ostetricia quei locali che, provvisoriamente, erano stati trasformati in ambulatori. Nonostante le paure per la soppressione del punto nascita che hanno portato a una forte mobilitazione dei cittadini, nel reparto si lavora quotidianamente con il sorriso sulle labbra. Pubblicato, intanto, un avviso per l’avviamento dell’iter per il reclutamento del personale mancante in Ostetricia.