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AL PERGOLESI I 50 ANNI DI ONAFIFETTI

GLI ONAFIFETTI, dal 1968 ad oggi

Li hanno definiti “viaggiatori del tempo” già al momento della nascita del gruppo, nel 1968, gli anni della contestazione, quando qualcuno non percepiva l’esatto senso della loro ironia e si offendeva, mentre i più “furbi” abbozzavano. Avevano capito che lo Stivale ha bisogno, per essere vivo, di massicce iniezioni di satira e sberleffi. Sani e salutari. In breve la storia del gruppo. Durante il periodo delle Superiori e dell’Università loro, amici sin dall’ infanzia, si mettono insieme per uno stesso scopo: fare satira di costume ma non comicità tout court. Debuttano nell’aprile del 1968 al Pergolesi con “Per chi c’era, per chi non c’era” (canzoni di protesta e sociali, in prevalenza) ma la consacrazione arriva l’anno dopo, nel 1969, con “Jesiricon”. Frequentano da vicino testi e musica di Fabrizio de André, dei “Gufi” e del primo Bagaglino, in anni che li hanno visti girare fra teatri e cabaret. Hanno ricevuto parecchi premi non solo nazionali, fra cui il Gufo d’oro a Foggia, la Bombetta d’argento, nel 1993, da parte del Comune di Jesi per il 25° anniversario di attività, il premio Vallesina alla carriera e, dalla Fondazione internazionale Federico II di Hoenstaufen, il premio internazionale “Federichino d’oro” e, infine, la Cittadinanza Benemerita conferita dal Comune di Jesi nel 2012. Dal 1968 ad oggi hanno realizzato oltre cento spettacoli, sia di satira locale che nazionale. Nel giugno del 2000 hanno partecipato, in rappresentanza della città di Jesi, all’Eurokulturfestival, organizzato dalla città tedesca gemellata con Jesi, cioè Waiblingen, dove ritornano ogni anno come ospiti e, sovente, con propri spettacoli. Dal 2012 hanno anche intrapreso la strada del teatro impegnato interpretando, con la produzione del Centro Studi Calamandrei, spettacoli come “ParolEpotere”, “La paga del sabato” (da Fenoglio) e “Festa grande d’aprile”, coi quali hanno effettuato tournée nelle Marche ed in altre regioni. Nel 2013, 2014 e 2015 hanno tenuto, accanto alla produzione cabarettistica, anche alcuni corsi presso le Scuole superiori di Jesi, imperniati sull’importanza della satira nella letteratura e nel Teatro. Diverse le presenze nel 2016 e 2017 sia sui media (Rai3, Tvrs, quotidiani normali ed on line, e riviste varie) sia in varie rappresentazioni, come quelle per la Libera Università degli Adulti e per l’ADMO. Nel marzo 2017 hanno debuttato al Teatro Pergolesi di Jesi con il loro spettacolo intitolato “A qualcuno piace calvo”.

Questo ultimo evento/ spettacolo, intitolato “Ridendo e scherzando 50 ne fo”, dedicato ai loro 50 anni di attività teatrale, andrà in scena al Teatro Pergolesi di Jesi venerdì 18 maggio 2018, alle 21.15, con il patrocinio del Comune di Jesi e in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini.

Il Gruppo jesino di teatro – cabaret, composto da Giovanni Filosa, Piergiorgio Memè, Mario Sardella, Marta Tacconi, anche pianista -, presenterà la propria storia “teatrale” che dura da mezzo secolo. Il Gruppo ha affrontato, con satira ed ironia, la vita del nostro stivale, quella di Jesi e non solo, tanto che alcuni storici li hanno considerati un testimone unico perché, usando la struttura e la forma della satira, hanno narrato, con occhio talvolta irriverente, tutti gli eventi successi negli ultimi cinquant’anni di storia jesina ed italiana. Per questa serata, che sarà condotta da Pino Strabioli, giornalista televisivo, grande esperto di teatro, scrittore e regista, gli Onafifetti hanno pensato di invitare ed interagire con quanti, in un modo o nell’altro, hanno collaborato, durante questo mezzo secolo, ai loro spettacoli (dall’attore Corrado Olmi ad altri attori, tecnici, management, ecc.) e anche personaggi delle istituzioni, del mondo della cultura, politica e società in genere, in rappresentanza delle categorie oggetto della loro satira. Certo, mezzo secolo è tanto, ricordare, con garbo e con ironia tutto quello che ha modificato la vita e la quotidianità di ciascuno di noi, è stata un’impresa di non semplice gestione. Gli argomenti toccati sono quelli che appartengono a tutti, anche se le mode e il sistema di interagire, in una società che va dal fatidico 1968 fino ad oggi, hanno subito cambiamenti abissali. Strabioli intratterrà ed intervisterà anche alcuni ospiti che saranno, in parte, sistemati sopra ad una specie di tribunetta, fin dall’inizio, collocata sul palcoscenico; gli Onafifetti racconteranno la nostra, e la loro, vita, vista con gli occhi non più disincantati, ma reali, dell’ironia. La scenografia di Elisabetta Salvatori sarà molto particolare, con un appeal coinvolgente, che renderà la serata un evento/spettacolo diverso dalle solite loro recite. Video immagini di Giorgia Gagliardini, luci di Simone Caproli, collaborazione tecnica Luciano Ciarrocca, riprese video Michele Magliola.

BIGLIETTI

Platea e palchi centrali € 18

Palchi semicentrali € 15

Palchi laterali € 12