SEI GIORNI DI PROGNOSI DOPO LA SCISSIONE DEL GRUPPO CONSILIARE

La giornata di ieri, 20 febbraio, era già iniziata, alle 9,30 del mattino, con il clima caldo all’interno di Palazzo del Podestà di Fabriano dove i sindacati hanno incontrato i lavoratori Tecnowind. E’ proseguita, nel pomeriggio, con la decisione di optare per il licenziamento collettivo. Si è conclusa con Mauro Giombi, padre del consigliere comunale di Fabriano Progressista, Andrea, al Pronto Soccorso dove i sanitari hanno refertato sei giorni di prognosi per ecchimosi al volto. E’ accaduto in consiglio comunale durante la votazione della scissione del gruppo consiliare Fabriano Progressista. Vinicio Arteconi, infatti, prosegue da solo con il gruppo Associazione Fabriano Progressista; Andrea Giombi resta nel gruppo che si è formato nelle ultime elezioni comunali e che aveva riportato il 15% dei voti. Quando occorreva votare i componenti supplenti nelle varie commissioni consiliari si è arrivati a una pausa e la situazione è sfuggita di mano.

Arteconi-Giombi

Lite in platea. “Vinicio Arteconi – dichiara Mauro Giombi – si è alzato per andare a parlare in platea con una persona. Mi sono avvicinato e tendendogli la mano, gli ho detto che mi dispiaceva per la situazione. Sono stato mandato a quel paese e mi è stato tirato uno schiaffo in viso. Al Pronto soccorso mi hanno dato sei giorni di prognosi a causa di una ecchimosi in volto e per lo stato di choc. Valuterò azioni legali. Queste cose non devono succedere”. Completamente diversa la versione del consigliere Vinicio Arteconi. “Mauro Giombi si è fatto avanti con fare minaccioso ed è venuto a sfottere, facendomi ironicamente i complimenti. Tutto ciò dopo che il figlio Andrea mi ha definito a microfono accesso “miserabile”. Gli ho fatto una carezza in viso per allontanarlo. Ha iniziato a dire che invece gli avevo dato un pugno o uno schiaffo, ma per fortuna ci sono i testimoni. Consulterò immediatamente il mio legale per tutelarmi. Le cose sono andate in maniera diversa: io con la mano ho solo cercato di allontanarlo. Nemmeno le forze dell’ordine sono intervenute, poteva rivolgersi lì a loro. Quello che ho fatto, cioè l’averlo allontanato, non può provocare una ecchimosi. Se il medico ha trovato delle ecchimosi al volto non sono stato io l’autore. Basta con questi attacchi”.

“Vogliamo esprimere la nostra solidarietà al consigliere Andrea Giombi e a suo padre per quanto accaduto in consiglio comunale. Senza creare ulteriori polemiche e, al di là di tutto ciò che può essere detto, non si può non stigmatizzare tali comportamenti che riteniamo inaccettabili” la nota del Movimento 5 Stelle.

“Invito pubblicamente il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, che in una sua nota ha scritto che “non si può non stigmatizzare tali comportamenti che riteniamo inaccettabili”, a rendere noto ai loro lettori che forse non conoscono i fatti, quali siano i comportamenti ai quali si riferiscono e il nome della persona che, a loro giudizio, li ha posti in atto. Anche io non intendo fare polemica, perché è nel pieno diritto del gruppo scegliere i soggetti ai quali esprimere la propria solidarietà, ma chiedo pubblicamente che sia fatta chiarezza sui motivi che sono alla base di questa dichiarazione del M5S, assumendone le responsabilità conseguenti. Saranno le autorità a fare luce sulla vicenda in questione, e di questo ne terrò puntualmente informato la Presidenza del Consiglio Comunale e i gruppi consiliari” la replica di Vinicio Arteconi alla nota del M5S.