ARTIGIANATO, NEL FABRIANESE LE IMPRESE CONTINUANO A CHIUDERE

Ancora complessa la condizione dell’artigianato nell’area fabrianese: si confermano le difficoltà riscontrate negli ultimi anni. Nel 2017 hanno chiuso 92 attività artigiane, 87 le neoimprese con un saldo finale di -5. Raffrontando i dati – elaborati dall’Ufficio Studi Confartigianato – con il corrispettivo 2016 si evidenzia che il trend delle cessazioni si è mantenuto pressoché costante (89 nel 2016). Le imprese nel fabrianese continuano a chiudere. “C’è volontà però da parte del territorio di reagire – dichiara Silvano Dolciotti, Presidente Comitato Territoriale Jesi – Fabriano della Confartigianato – Le attività che resistono stanno tentando di imboccare mercati alternativi, e contemporaneamente assistiamo al non venir meno dell’iniziativa imprenditoriale, uno slancio che va a tutti i costi sostenuto e consolidato perché non si infranga di fronte alle tante difficoltà che ostacolano la crescita delle imprese. Esaminando i settori, i servizi alle imprese registrano nel 2017 la maggiore flessione (-8), seguiti da quelli alle persone (-5)”.

“Di fronte a questo scenario – dichiara Simone Clementi responsabile territoriale Confartigianato – nel quale non si sono verificate ancora le condizioni opportune per la ripresa, riteniamo prioritario che si mettano in campo delle misure atte a sostenere le micro e piccole imprese del territorio. Servono incentivi, occorre facilitare l’accesso al credito per investire, e per sostenere i processi di sviluppo, accedere con successo a nuovi mercati e creare opportunità di crescita anche in settori fino a oggi poco o non a pieno sfruttati. Dal manifatturiero avanzato al turismo, dalla meccanica di precisione alla domotica: l’ artigianato fabrianese ha potenzialità di sviluppo che vanno incentivate e sostenute.”