CACCIA AI PIROMANI DELL’INCENDIO DI CANCELLI
E’ caccia ai piromani che domenica, all’ora di pranzo, avrebbero appiccato le fiamme tra Cancelli e Campodiegoli, in una zona di circa 20 ettari di bosco non nuovo a questi tipi di attacchi dell’uomo. Le forze dell’ordine hanno confermato la matrice antropica: ad aver innescato il rogo, cioè, sarebbe stato l’intervento dell’uomo. Non essendo stati trovati ancora gli inneschi non è chiaro se la responsabilità va attribuita all’opera di un piromane o alla distrazione, meno probabile, di un automobilista che avrebbe gettato un mozzicone di sigaretta poco lontano dalla SS76. Il fuoco, infatti, è partito vicino alla carreggiata. Esclusa, già domenica, la responsabilità della ferrovia situata non vicino al punto in cui si sono propagate le fiamme: la domenica, oltretutto, circolano pochi treni lungo la tratta Fabriano-Roma e le scintille del regionale non possono essere arrivate sulla strada. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine con i carabinieri forestali che hanno effettuato, insieme ai vigili del fuoco, lunghi sopralluoghi in tutta l’area che ha preso fuoco due giorni fa mandando in tilt le vie di comunicazione del comprensorio: dalle 13,30 alle 17 la SS76 è stata inizialmente chiusa, poi è stata riaperta a senso unico alternato; i treni hanno accumulato lievi ritardi; lunghe code si sono formate nell’unica strada che collega Marche e Umbria. Sono circa 20 gli ettari coinvolti nell’incendio divampato domenica tra Cancelli e Campodiegoli, nel Fabrianese. Sul posto, a seguito della segnalazione di un automobilista, 10 mezzi, 25 vigili del fuoco del distaccamento locale e di Arcevia. I pompieri hanno lavorato fino a tarda serata per circoscrivere le fiamme. Anche durante la notte, con l’ausilio dei volontari della Protezione Civile comunale, l’area è stata monitorata per evitare la ripresa di alcuni focolari, complice le elevate temperature degli ultimi giorni che hanno fatto salire la colonnina di mercurio fino a 44 gradi. Le fiamme sono state completamente spente ieri mattina all’alba. Poi sono iniziate le operazioni di bonifica che sono andate avanti per tutta la giornata. Continueranno la loro attività di vigilanza i volontari antincendio boschivo in servizio in squadre composte da tre persone ogni turno.
Marco Antonini