POST MODERNA, LA PERSONALE DI SILVIA MARCHESINI

Sarà inaugurata oggi, domenica 11 Giugno alle ore 18:00, presso la Galleria delle Arti di Fabriano, la Mostra fotografica “Post moderna dell’Artista fabrianese Silvia Marchesini. L’abbiamo intervistata per scoprire di più sul background artistico-concettuale della sua esposizione. “L’arte mi appassiona da tutta la vita e mi ha accompagnato in varie forme. – Afferma Silvia Marchesini, che ha infatti onorato questa sua passione prima con la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Accademia delle Belle Arti di Macerata, poi con l’abilitazione all’insegnamento in Educazione Artistica, ruolo che attualmente la tiene impegnata a Prato, in Toscana. – Questa mia voglia di metterla in pratica nasce dalla vicinanza con due mie ex colleghe artiste di Piacenza che mi hanno spronata a cominciare. Da lì ho iniziato a dipingere, a sperimentare, un po’ come fosse un gioco.”. Ma si sa che tutte le cose più belle nascono proprio per gioco, quindi di lì a breve è arrivata l’evoluzione del suo percorso artistico: “Mi sono sempre di più avvicinata al settore della fotografia, che è quello che più ho amato, appassionandomi all’arte moderna, contemporanea e concettuale, soprattutto a quella degli anni ’50/‘60”. – Ci racconta ed aggiunge – Seguo l’aspetto della fotografia da appena un anno e mezzo, però ho cercato di seguire corsi formativi, frequentare club dedicati e leggere più libri possibile in materia.” . Un percorso da autodidatta molto appassionata, quindi, quello intrapreso da Silvia Marchesini, che però a breve ci svela di avere in programma anche un corso professionale che la qualifichi in fotografia: “Col tempo ho cercato di dotarmi di una strumentazione sempre più sofisticata, fino ad arrivare all’attuale mezzo con il quale ho realizzato questa mostra. – Spiega, riferendosi alla sua macchina fotografica mirrorless Sony Alpha 6000, dal cui obiettivo sono nate le opere in esposizione. –  Foto concettuali, come l’arte che tanto amo. A collegare tutte le sue opere in mostra un vero e proprio fil rouge: il rosso, simbolo della passione, degli slanci vitali e della forza come fiducia in energia e capacità, domina infatti in ogni oggetto fotografato. “Tutti gli oggetti sono legati alla mia persona o alla mia sfera personale, a mia mamma, a mia nonna. Raccontano una storia di più generazioni, mettendo in risalto una progressione temporale di epoche che è poi metafora del progresso della donna e del suo ruolo nel corso del tempo” –  Descrive Silvia Marchesini, introducendoci a quello che è il suo percorso profondo di indagine della molteplice identità femminile. Non a caso esperta di marketing e comunicazione, ambito nel quale si è specializzata con un corso professionale anni fa, l’Artista fabrianese si rapporta così al moderno senza negarne l’identità passata, ma ridefinendone gli ideali oltre i confini convenzionali, e lo fa con una serie di immagini fortemente simboliche che spalancano una finestra sull’interiorità femminile: “Come io vedo la donna. Un insieme di tante cose. D’altronde la scelta di essere ciò che dobbiamo essere spetta solo a noi!” – Questo il suo messaggio. Ispirata in particolar modo dalle teorie del filosofo francese Jean François Lyotard, che identifica una nuova idea di modernità, il “postmodernismo” per l’appunto, basata essenzialmente sulla rottura netta con il passato e sul venir meno della verità assoluta in favore di un’apertura verso la precarietà di ogni senso: “Apertura che per me significa possibilità di cambiare, di evolversi, di crescere attraverso la conoscenza. Cosa che la donna di oggi sa fare, sfruttando tutti i mezzi a sua disposizione al meglio per la sua crescita interiore.” – Asserisce l’Artista. “È la mia prima mostra individuale dopo svariate collettive fatte. Sono voluta partire dalla mia Città, dal posto a cui sono più legata.” – Dichiara Silvia Marchesini motivando la sua scelta di esporre a Fabriano. – E nemmeno il periodo scelto per la Mostra è casuale. L’ho scelto perché mi piaceva l’idea di legare la cultura territoriale a quella artistica, un binomio a mio avviso affascinante.” – In effetti l’atmosfera storica del Palio di San Giovanni Battista che ospita creazioni artistiche postmoderne non può non diventare un’attrattiva collettiva. La Mostra resterà visitabile fino al 24 Giugno dalle ore 18:00 alle ore 20:00: “Il mio scopo è quello di suscitare un’emozione in chi guarda. Questo è tutto ciò che desidero.” – Conclude così Silvia Marchesini, con un bellissimo invito ad emozionarci che non possiamo certo rifiutare.

Paola Rotolo