CONFARTIGIANATO INCONTRA VINCENZO SCATTOLINI

A cura di Confartigianato Fabriano
Economia, rilancio dell’artigianato, val­orizzazione dei cent­ri storici e promozi­one turistica. Tanti i temi su cui la Co­nfartigianato si sta confrontando con i candidati a Sindaco di Fabriano in vista delle prossime elez­ioni per presentare le richieste delle imprese e per individ­uare insieme potenzi­ali strategie di svi­luppo per il territo­rio.  Sandro Tiberi, dirigente Confarti­gianato referente per il territorio di Fabriano, e Simone Clementi, Segretario Confart­igianato Fabriano, hanno recentemente in­contrato Vincenzo Sc­attolini candidato dello schieramento Le­ga nord, Fratelli d’­Italia e lista Vince­nzo Scattolini Sinda­co. “Abbiamo presentato il nostro documento contenente le prior­ità delle imprese per il rilancio, ci si­amo confrontati sul programma elettorale – dichiara il segre­tario della Confarti­gianato Fabriano Sim­one Clementi –  su come favorire la nasc­ita di nuove attivit­à, come gestire le risorse comunali e va­lorizzare sia il cen­tro storico che la periferia.”
“Anche con il candi­dato Scattolini – co­ntinua Clementi della Confartigianato – così come per gli al­tri che abbiamo inco­ntrato sino a oggi, si è instaurata un’o­ttima sinergia. Abbi­amo ribadito che sar­emo sempre a disposi­zione per lavorare insieme, ognuno per le proprie competenze, per il rilancio di Fabriano.
Anche se i dati sull­’artigianato sono an­cora in segno negati­vo, crediamo che que­sto territorio abbia ancora una grandiss­ima vocazione manifa­tturiera, forte del suo saper fare e sap­er fare bene: dobbia­mo mettere in atto diversi progetti e ce­rcare di farne decol­lare il più possibil­e. Il turismo – conclude il segretario Conf­artigianato Fabriano Simone Clementi – è un settore da accre­scere, valorizzando in maniera più forte e decisa tutto quel­lo che ad oggi abbia­mo a disposizione, paesaggio, cultura, eccellenze. Potenziare le sinergie con i territori limitrofi per creare un percor­so condiviso che vada oltre i confini co­munali si può fare, anzi si deve fare.”