BUSTA PESANTE & CRATERE SISMICO, PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA SCRIVE A SORCI

“Due cittadini risiedono a Cerreto d’Esi (Ancona), uno dei 131 comuni inseriti nel cratere del terremoto, e hanno entrambi la casa distrutta: uno ha comunque diritto alla ‘busta pesante’ perché lavora in un’azienda di Cerreto, l’altro invece no. Lavora a 12 km di distanza, in un’azienda di Fabriano, anche questo comune del cratere, ma avrebbe diritto alla ‘busta’ solo se la sua fabbrica fosse stata danneggiata dal sisma”.

E’ la denuncia dell’ex sindaco di Fabriano fatta un mese fa. In una in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Roberto Sorci ha contestato le modifiche introdotte alla legge del 15 dicembre 2016 n. 299 sugli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2016 in Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. ”Qualche manina incosciente – ha scritto Sorci – ha trasferito al sostituto d’imposta il concetto di residenza del danno. Un salto logico che tradisce lo spirito solidaristico del decreto: è il cittadino che ha subito il danno, non il luogo in cui lavora”.

La risposta del Quirinale

Il segretariato generale della presidenza della Repubblica ha scritto a Roberto Sorci. “In relazione a quanto da Lei scritto al Capo dello Stato, La informo che questo Ufficio ha sottoposto quanto da Lei rappresentato all’attenzione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’esame di competenza”.

m.a.