TERREMOTO, I SISMOLOGI STUDIANO LE FAGLIE

La terra dunque continua a tremare nell’Italia centrale, dopo una notte di paura per le tre forti scosse di ieri. Sono oltre 260 le repliche. Intanto si contano i danni. Il premier Matteo Renzi potrebbe fare un sopralluogo oggi nei luoghi colpiti, in particolare Camerino e Visso. Il Cdm stanzia 40 milioni ed estende lo stato di emergenza. La notizia del terremoto è su tutte le prime pagine. Migliaia di sfollati – Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli stanno facendo un sopralluogo nei centri più colpiti dal terremoto. “Stiamo valutando il trasferimento degli sfollati verso la costa”, ha detto Curcio da Pieve Torina, a pochi chilometri da Visso. ”Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto”, riferisce la Protezione civile marchigiana.

Messaggi di solidarietà – “Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia”, dice Papa Francesco in un tweet. Intanto ad Amatrice, con le nuove scosse, ci sono stati nuovi crolli che hanno riguardato anche il ‘palazzo rosso’ rimasto in piedi il 24 agosto in mezzo a cumuli di macerie. Cosa sappiamo – L’epicentro del sisma è nella Valnerina, nelle Marche. Le scosse sono state avvertite dalla Puglia all’Alto Adige. Le più forti alle 19.10, di magnitudo 5.4, e di 5.9 alle 21.18, questa più intensa e duratura. Poi un’altra scossa alle 23:42, di magnitudo 4.6. Gli sfollati sono migliaia. Le repliche sono state almeno 260. Di queste, cinque sono state le più forti: quattro di magnitudo superiore a 4,0, più quella di magnitudo 5,9 avvenuta alle 23:42 di ieri sera. Nel frattempo i sismologi sono al lavoro per studiare la struttura delle faglie coinvolte.

Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E’ l’unica persona morta, anche se indirettamente, per il sisma. A Visso, crolli, paura e silenzio. “Il centro di Sant’Angelo sul Nera è tutto zona rossa. Lo stiamo chiudendo”: a dirlo all’ANSA è il sindaco Mauro Falcucci al termine di un sopralluogo. Falcucci ha parlato di “danni importanti al 90 per cento di Castel Sant’Angelo”.

”E’ un disastro: abbiamo credo l’80% delle abitazioni inagibili, e con le nuove scosse la gente sta cedendo psicologicamente”. Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi lascia per un attimo il breefing con i vigili del fuoco per spiegare che il suo paese ”è devastato”. Anche la sede provvisoria del Municipio, dove ci eravamo sistemati dopo il sisma di agosto, è inagibile: abbiamo spostato gli uffici in una tenda”. Gli abitanti, circa 200, ”dovremmo sistemarli nei bungalow del campeggio”.

Sono stati tutti risolti i problemi alla rete elettrica nelle Marche e in Umbria. Per quanto riguarda la viabilità sono numerose le criticità sulle strade provinciali: la SP134 è stata chiusa tra Visso e Castel Sant’Angelo sul Nera per caduta massi e tra Villa Sant’Antonio e Muccia per edifici pericolanti e caduta massi, coma la SP135 tra Visso e Ussita. La provincia di Macerata si è attivata per i primi interventi volti a garantire il passaggio dei mezzi di soccorso. Risulta, invece di nuovo aperta al traffico la SP209, anche se si consiglia di limitare al massimo gli spostamenti nella aree colpite dal sisma. (Ansa)