ARRESTATO 50ENNE, HA TRUFFATO UN SACERDOTE

Cinquant’anni, di origini napoletane, un “curriculum” con reati che vanno dall’estorsione, alla rapina al furto E’ accusata stavolta di aver partecipato ad una truffa ai danni di un sacerdote, deve scontare per questo un anno e undici mesi di carcere. La polizia della Mobile di Ancona l’ha scovata mentre era in vacanza in un lussuoso hotel di Rimini. Cosi in poche ore è finita dalla comoda suite alla cella di un carcere. Nella nottata di martedì 7 giugno, gli agenti della Squadra Mobile di Ancona con l’appoggio dei colleghi di Rimini hanno fatto irruzione in una stanza di un lussuoso hotel di Rimini dove hanno tratto in arresto una donna. Si tratta di C.R., 50, napoletana, già nota alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio – estorsione, rapine furto …, deve scontare la pena residua di 1 anno e 11 mesi di reclusione in ordine ai reati di estorsione aggravata, commessa in concorso con altre persone, ai danni di un sacerdote. I fatti risalgono ai primi del 2013 quando dopo il furto del manto della statua della Madonna nella chiesa dell’ospedale di Torrette alcuni finti carabinieri si presentarono dal parroco confidando di aver arrestato i malfattori ma avvertendo pure il sacerdote che per riavere il manto damascato rubato (che conteneva anche dell’oro) era necessario versare la somma di 5.000 euro a titolo di deposito degli oggetti che si trovavano custoditi presso una stazione ferroviaria dell’Abruzzo. Diversi incontri si erano tenuti tra i finti carabinieri e il cappellano che aveva sborsato in tutto la somma di 4.000 euro, fino a quando, ormai mangiata la foglia, per ricevere l’ultima trance aveva fatto invece trovare i poliziotti travestiti in corsia da dottori. All’appuntamento stavolta però si era presentata la donna e un giovane casertano di 21 anni che vennero entrambi arrestati in flagranza per estorsione aggravata commessa in concorso e ai danni di un ministro del culto. Da quell’episodio, a carico della donna, ne conseguì una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere e ai domiciliari (in tutto 4 mesi) con rilascio in attesa di giudizio. E ieri sera, riferisce il Corriere Adriatico, i poliziotti sono entrati nella sua camera d’hotel mentre godeva di una bella vacanza nella riviera romagnola con l’ordine di carcerazione del giudice.