CAMPANE RUMOROSE SPENTE DI NOTTE, E’ POLEMICA A CERRETO D’ESI

Le campane della Torre dell’Orologio del centro storico di Cerreto d’Esi sono state messe a tacere nelle ore notturne. Da alcuni giorni, infatti, dalle 20,30 alle 6,30 non fanno più sentire la loro voce e il suono che per più di 60 anni ha accompagnato i cerretesi nel cambio dell’ora è stato bloccato nelle ore del riposo. La decisione è stata presa dopo alcune polemiche da parte di cittadini infastiditi dal rintocco delle due piccole campane della torre civica che scandiscono il tempo che scorre sia di giorno che di notte. “Qualche residente, forse con il sono instabile – denunciano alcuni abitanti del centro – si è lamentato chiedendo il loro silenzio. Sicuramente il caldo non giova!” E così, dall’oggi al domani, le campane non suonano più dalle ore 20,30 alle 6,30 del mattino successivo. A Cerreto d’Esi, quindi, come in tante altre realtà italiane, si discute del suono delle campane. “In realtà – confidano alcuni parrocchiani – questo è l’ultimo problema della città. L’amministrazione comunale, con i suoi rappresentanti, dovrebbe occuparsi di come si sta spopolando la città, del disagio giovanile che avanza e delle famiglie che non arrivano alla fine del mese. Invece – concludono – basta è bastato chiedere all’operatore giusto e il suono è stato disattivato nel giro di pochi secondi. Per le campane la burocrazia non c’è.” In città sale la polemica per una scelta che non è stata comunicata dal Sindaco Porcarelli. Anche Cerreto sta cambiando inesorabilmente e l’attaccamento alle tradizioni non c’è più. “Ciò che per una vita ha fatto parte della nostra storia è stato ridotto al silenzio in poco tempo da alcuni. “Abbiamo chiesto informazioni in Comune – dichiarano due cittadini arrabbiati – e nessuno sa nulla. Ma le campane non suonano.” Sotto accusa, ingiustamente, sono finite due piccole campane – una scandisce l’ora intera, l’altra i quarti – anche se il rumore notturno è provocato sicuramente da altri mezzi o dalle persone irrispettose della quiete notturna e non da un tocco all’una di notte.

Marco Antonini