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PRESI 5 BABY PUSHER A FABRIANO

Andavano a rifornirsi di sostanze stupefacenti in un paese limitrofo e, per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine, si spostavano solo con i mezzi pubblici e facevano trasportare la merce da una ragazzina che nascondeva il tutto nel reggiseno. Il piano di cinque giovani – di cui quattro minorenni, originari e residenti a Fabriano – non è andato a buon fine grazie all’acume investigativo dei Carabinieri della Compagnia che hanno indagato per mesi per porre fine a questo mercato illegale. Domenica scorsa il blitz che ha portato tutti e cinque i giovani in caserma. Sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. L’operazione è stata coordinata dal Capitano Benedetto Iurlaro, impegnato, da anni, in questo genere di attività preventiva. I militari del Nucleo Operativo agli ordini del maresciallo Giuseppe Marinotti seguivano, da mesi, il gruppo di giovani che si recava sistematicamente in un paese poco lontano da Fabriano per approvvigionarsi di hashish. Nel giro di poco è stata scoperta la tecnica usata dai ragazzi – uno solo è maggiorenne – per confondere ed evitare qualsiasi controllo: solo spostamenti con pullman e la merce nascosta nel reggiseno della loro amica. Domenica i militari hanno atteso il ritorno dell’autobus. Quando i cinque sono scesi sono stati fermati e condotti in caserma. Durante il tragitto la quattordicenne – spaventata – ha subito confessato la detenzione della sostanza che il gruppo aveva affidato a lei proprio nel tentativo di eludere i controlli. Ha così estratto dal reggiseno 50 grammi di hashish che l’Arma ha sequestrato insieme ai cinque telefoni cellulari. L’obiettivo dei carabinieri è quello di risalire ai canali di approvvigionamento del gruppo. L’indagine, quindi, è solo iniziata. In caserma, intanto, i quattro minorenni hanno confessato tutto mentre il quinto del gruppo, l’unico maggiorenne e già conosciuto ai carabinieri, ha respinto ogni accusa. Sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Le accuse sono al vaglio della Procura della Repubblica per i minorenni e della Procura ordinaria per quanto riguarda il maggiorenne. I quattro adolescenti sono stati affidati ai genitori – sorpresi e arrabbiati per le gesta dei figli – che hanno raggiunto la caserma di Fabriano dopo la convocazione. In una seconda operazione, poi, i militari hanno fatto irruzione in un casolare abbandonato e pericolante nella periferia della città. Hanno scoperto sette minorenni del luogo che consumavano stupefacente. E’ scattata a segnalazione all’Ufficio Territoriale del Governo.

Marco Antonini