4 MARCHIGIANI SU 10 FANNO ACQUISTI SUL WEB, +19%

Quasi quattro marchigiani su dieci (38 per cento) hanno fatto acquisti nel 2014 sul web, con un aumento del 19 per cento rispetto all anno precedente. Ad affermarlo e’ la Coldiretti Marche sulla base degli ultimi dati Istat sull utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei cittadini. Il dato regionale di chi fa le compere sul web si colloca sopra la media italiana (34 per cento), e lo stesso vale per il totale dei cittadini che hanno un collegamento internet (il 65 per cento contro il 64 per cento nazionale). C e’ comunque un 34 per cento di marchigiani che non naviga. Tra i prodotti piu’ acquistati sul web vincono i vestiti, davanti a pernottamenti per vacanze e libri. Crescono pero’ anche i cittadini che comprano prodotti alimentari, con un balzo in avanti del 57 per cento nel giro di dodici mesi. A portare i marchigiani a riempire il proprio carrello sul web e’ innanzitutto la possibilita’ di mettere a raffronto i vari prezzi e scegliere l’offerta migliore, per non rinunciare alla qualita’ ma, al tempo stesso, risparmiare anche qualcosa, vista la difficile situazione economica in cui versano molte famiglie. Ma sono anche molti quelli che scelgono di fare la spesa on line, magari dalle aziende agricole che hanno sviluppato servizi di e-commerce, per poter gustare direttamente a casa le tante specialita’ dei vari territori italiani senza doversi spostare. A frenare la vendita di alimentari sul web rimangono pero’ diversi fattori, dalla preoccupazione per la sicurezza di effettuare pagamenti su Internet, fino alla deperibilita’ dei prodotti in vendita e ai timori per le caratteristiche qualitative. Una nuova spinta potrebbe pero’ venire dalle nuove regole europee che impongono di mettere a disposizione del consumatore tutte le informazioni obbligatorie per legge (come il nome dell alimento, la lista degli ingredienti, la presenza di allergeni, la quantita’ netta, eccetera) prima della conclusione dell acquisto. Una trasparenza importante, sottolinea la Coldiretti, per combattere il rischio frodi che colpisce particolarmente gli acquisti alimentari sul web con la mancata consegna della merce, l’arrivo di prodotti di quantita’ inferiore a quella ordinata ma anche con la difformita’ rispetto a quanto acquistato. (AGI)